Sintesi della consultazione, del giorno 25 febbraio 2019, tra i coordinatori Adepp di CGIL CISL e UIL e i direttivi aziendali sullo stato del comparto.

Nel corso dell’incontro l’attenzione si è focalizzata su due temi di interesse per i lavoratori: aspetti politico-manageriali rilevanti dei vari Enti e relazioni sindacali con le attuali Rappresentanze istituzionali delle Casse.

Si è osservato che il comparto Adepp assiste circa 1,5 milioni di professionisti, conta circa 2800 dipendenti ed un patrimonio dell’ordine di € 85 miliardi.

Si prevede, nell’arco dei prossimi 15 anni, l’emergere del problema della sostenibilità finanziaria di diverse Casse, causato da un progressivo divario tra prestazioni erogate e contributi versati dai professionisti attivi. I saldi delle gestioni previdenziali che destano maggiori preoccupazioni sono quelli di INPGI (giornalisti), ONAOSI (orfani sanitari) e Cassa Geometri. INPGI in particolare, si trova in uno stato di emergenza per il quale è necessaria una trasformazione radicale che consenta un nuovo equilibrio finanziario entro i prossimi 2 anni. Le soluzioni di trasformazione dell’Ente sono in corso di elaborazione tra le rappresentanze politiche dei soggetti coinvolti.

Oltre alla crisi della sostenibilità finanziaria della gestioni previdenziali, alcune Casse presentano delle criticità sul fronte manageriale quali:

  • i vertici di ENPAPI (infermieri) e CNPR (ragionieri) sono investiti da procedimenti giudiziari,
  • in ENPAM (medici) e in ENASARCO (agenti di commercio) sono in corso indagini della Guardia di Finanza;
  • non sempre gli investimenti finanziari e le dismissioni immobiliari si sono conclusi con risultati soddisfacenti.

L’insieme di tutti questi elementi induce a prevedere uno scenario di incertezza e instabilità per l’intero sistema delle Casse, del quale le rappresentanze dei lavoratori non possono fingere di ignorare. Il senso di responsabilità porta in primo piano l’attenzione sul problema della tutela occupazionale e l’esigenza di regolamentare in modo inequivocabile la mobilità del personale tra gli Enti Adepp, a garanzia della stabilità in momenti di crisi. Sarà un elemento indispensabile del futuro CCNL.

Il percorso di questo rinnovamento normativo si preannuncia in salita per le rappresentanze dei lavoratori. L’ Adepp sta  esercitando atti di ostilità:

  • vi è un problema di rappresentanza, in quanto le OO.SS. si trovano a confrontarsi con una molteplicità di interlocutori (quali il Presidente Oliveti, il D.G. Verbaro, una delegazione trattante con 4 componenti rappresentativa di una frazione dell’intero sistema delle Casse), nonostante la stesura finale del CCNL dovrà essere approvata singolarmente da ciascun Presidente;
  • ritardo nell’avvio delle consultazioni;
  • evidente è l’intenzione di avere un periodo transitorio di contrattazione con vuoto normativo, segnali in tal senso si sono avuti con l’adozione di provvedimenti disciplinari in alcuni Enti contravvenendo alla regolamentazione dettata dal vecchio CCNL;
  • rifiuto al dialogo con le OO.SS. da parte di alcune amministrazioni.

 

È indispensabile, dopo 25 anni, un rinnovamento su temi quali:

  • l’aggiornamento del potere di acquisto delle retribuzioni;
  • gli incentivi fiscali legati al nuovo welfare;
  • declaratorie delle mansioni e inquadramento del personale in linea con le moderna organizzazione del lavoro;
  • norme che diano maggior impulso all’efficienza in un’ottica privatistica.

Il CCNL di comparto Adepp sarà uno degli assi portanti per una futura integrazione tra le Casse che, in un prossimo futuro, necessariamente si troveranno di fronte ad una scelta strategica di sostenibilità: intraprendere la strada pubblica con l’assorbimento all’INPS, oppure il mantenimento di una identità privatistica, con l’accorpamento tra Enti con caratteristiche omogenee, per garantire stabilità finanziaria e riduzione dei costi gestionali con economie di scala.

 

Le rappresentanze di CGIL,CISL e UIL sentono l’esigenza di sensibilizzare tutti i dipendenti del comparto Adepp su un principio:

risultati favorevoli alla nostra condizione potranno essere raggiunti soltanto se offriremo il nostro sostegno partecipativo in massa in tutte le convocazioni assembleari e le occasioni in cui sarà necessaria la forza della nostra presenza.

 

Il Coordinamento CISL-FP Casse privatizzate.

LAVORO, CASSE PREVIDENZIALI: L’ADEPP BATTA UN COLPO PER IL RINNOVO DEL CCNL DEI LAVORATORI DI CASSE E FONDAZIONI PREVIDENZIALI.

 

“Vogliamo sapere cosa impedisca all’Adepp, l’associazione delle casse previdenziali privatizzate, di avviare il negoziato per il rinnovo del CCNL delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli enti previdenziali -è quanto si legge in una nota diffusa dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, CISL e FP UILPA- abbiamo atteso che l’adepp rinnovasse i suoi vertici, abbiamo appreso che i presidenti delle casse hanno affidato il compito di aprire il tavolo delle contrattazioni ad una delegazione, e benché a fine dello scorso anno, abbiamo trasmesso le proposte elaborate nelle realtà aziendali con cui confrontarci con la controparte, ad oggi, dai presidenti non abbiamo avuto il benché minimo cenno di quali siano le loro proposte su cui avviare un confronto chiaro e trasparente -prosegue la nota di FP CGIL, CISL FP e UILPA- con cui superare istituiti contrattuali che segnano tutti i limiti naturali di un testo non più in linea con l’evoluzione avuta negli ultimi 25 anni, data della sottoscrizione del primo CCNL. Chiediamo che il Presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, garantisca quanto prima che la commissione trattante proceda con la convocazione delle Organizzazioni Sindacali, ponendo fine a inspiegabili ritardi e inutili minuetti che altro effetto non hanno se non quello di costringere i lavoratori del comparto a vedere ancora oggi non riconosciuto un proprio diritto costituzionalmente garantito. Le casse previdenziali conclude la nota- rappresentano un asset fondamentale del sistema paese, un sistema che negli anni però ha scontato una poca attenzione da parte dei governi che si sono avvicendati, lasciando che un autogoverno che più volte è stato sottolineato dagli organismi di controllo, come caratterizzato da opacità normative, si caratterizzasse per una poca trasparenza e chiarezza, come confermano le frequenti inchieste giudiziarie abbattutesi su questo o su quell’ente previdenziale. Crediamo che procedere rapidamente con un rinnovo del CCNL AdEPP sia un elemento strutturale per avviare un percorso di chiarezza che il comparto ormai necessita da anni”.

Una lezione di democrazia ai professionisti del virtuale

Una piazza San Giovanni colorata dalle bandiere di Cgil, Cisl e Uil e stracolma come non si vedeva da anni. Così stamattina decine di migliaia di persone hanno manifestato fisicamente il loro dissenso sulle scelte di politica economica del governo gialloverde. Una partecipazione impressionante. La questura ha già parlato di almeno 100mila persone, mentre gli organizzatori non hanno fornito cifre ufficiali, ma fonti interne ai sindacati parlano di 300mila persone. L’ultima manifestazione di questa portata fece cadere il governo Berlusconi. Di sicuro, mentre poco dopo le 11 sono iniziati gli interventi dal palco, il fondo del corteo era ancora in piazza della Repubblica.

Da lì stamane, con lo slogan “Futuro al Lavoro”, ha preso il via il serpentone di delegati. Sono migliaia e provengono da tutta Italia, lavoratori giovani e pensionati che da nord a sud non hanno rinunciato e credono nel diritto al lavoro. Talmente tanti che il corteo si è sdoppiato nelle vie parallele al percorso ufficiale: un fiume compatto di persone e bandiere che da piazza Santa Maria Maggiore è confluito verso piazza Vittorio Emanuele, proseguendo per via Emanuele Filiberto fino a convergere in piazza San Giovanni. Tantissimi manifestanti capaci di dare forza alle proprie ragioni con grande senso civico. Anche bande musicali, come quella di Molfetta, hanno scandito slogan dedicati al lavoro. Una grande partecipazione capace di coinvolgere anche i cittadini e i negozianti lungo le strade. Era da tempo che non si vedeva un segnale così forte. Oggi le bandiere di Cgil Cisl UIl sono riuscite a catalizzare l’attenzione e ad unire in una sola voce la richiesta di giovani e lavoratori: basta alla precarietà e all’incertezza avanti con il lavoro, la partecipazione e lo sviluppo.

“Vogliamo cambiare le scelte sbagliate del Governo e sollecitare un confronto di merito sulle vere priorità economiche e sociali, a partire dalle richieste dei più deboli e bisognosi”, scrive oggi la leader di Via Po, Annamaria Furlan, su Conquiste. “Lo abbiamo detto con chiarezza -aggiunge-: è giusto ridurre l’enorme area di povertà, ma è il lavoro il vero strumento di inclusione sociale, il mezzo per raggiungere una effettiva cittadinanza e realizzare la dignità delle persone. L’occupazione per i giovani e per chi perde la sicurezza lavorativa può arrivare solo da più investimenti pubblici e privati, con una politica industriale rispettosa dell’ambiente, con la formazione delle competenze di cui le imprese hanno oggi bisogno, con sgravi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato ed incentivi per la digitalizzazione”. Per Furlan non basta l’ottimismo del Premier e degli altri ministri per risolvere i problemi. “Occorre -conclude- aprire un dialogo costruttivo con il sindacato per imboccare una vera politica di crescita, di diritti essenziali per tutti, rimettendo al centro la persona umana, la dignità del lavoro, la sua sicurezza, la necessità di rilanciare il progetto di una Europa politica senza nuovi muri, barriere economiche o sociali”.

La manifestazione era stata inizialmente programmata in piazza del Popolo e poi spostata alla luce di una partecipazione più ampia di quella in un primo momento prevista. “Riempiremo piazza San Giovanni”, hanno detto alla vigilia i sindacati, spiegando che sono stati programmati oltre 1.300 pullman, 12 treni straordinari, 2 navi, più di 1.000 arrivi con voli, oltre a tutta la partecipazione auto-organizzata.

“In tanti ci chiedono ‘quanti siamo’. Ce ne sono troppi che danno i numeri in questo Paese. Allora diciamo: noi non diamo numeri, contateci voi. E a chi ci governa diciamo, se hanno un briciolo di intelligenza, di ascoltare questa piazza perché noi siamo il cambiamento”, ha scandito il leader della Cgil, Landini, il primo dei tre segretari generali a prendere la parola in piazza San Giovanni. “Uscite dalla realtà virtuale, uscite dalla finzione e guardate questa piazza”, gli ha fatto eco la leader della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta dopo di lui. “Con una diretta Facebook e tweet pretendono di racchiudere in poche battute la complessità della realtà”, ha aggiunto. Furlan ha rivendicato con “orgoglio” l’unità della manifestazione: “Un momento importante della storia sindacale del Paese”. “Le nostre bandiere di colore diverso ha sottolineato – sono una accanto all’altra, unite a raccontare una vicenda lunga comune a ricordare che i sindacati confederali hanno saputo rappresentare una bella storia nel nostro Paese, specie nei momenti più difficili”. “Abbiamo motivi per stringerci assieme ed essere orgogliosi, orgogliosi di 12 milioni di lavoratori e lavoratrici e pensionati e pensionate che rappresentiamo”. “Mandate una foto” agli esponenti di governo e vediamo “se riusciranno a contarci”, ha aggiunto il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, chiudendo la manifestazione. Barbagallo ha ribadito che il sindacato non è opposizione politica ma ha presentato una piattaforma e vuole discuterla con l’esecutivo.

Dal palco, prima dei leader sindacali, hanno preso la parola sei tra delegati e delegate: un’infermiera del 118, una pensionata, un rider, un delegato dell’ex Ilva di Taranto, una delegata della scuola e un lavoratore edile.

L’ultima manifestazione unitaria confluita in piazza San Giovanni a Roma risale al 22 giugno del 2013, sempre di sabato, quando Cgil, Cisl e Uil scesero in piazza con lo slogan ‘Lavoro è democrazia’.

S.Boschetti, E.Crea, F.Gagliardi, G.Guadagni

( 9 febbraio 2019 )

fonte: http://www.conquistedellavoro.it/sindacato/una-lezione-di-democrazia-ai-professionisti-del-virtuale-1.15395?fbclid=IwAR2MtDEerpXsS2cmR4Hn-c4Dc6ih0JQI0MtjQ0Fv-5WO8fhn2NI9jbxYdZA