“A circa venticinque anni dalla scelta di privatizzare la gestione dei trattamenti previdenziali dei professionisti, con i Dlgs 509/94 e 103/96, riteniamo che debba essere operata una verifica sulla validità ancora in essere dei presupposti su cui si il legislatore decise di operare tale iniziativa. L’occasione che si prospetta con il rinnovo del CCNL Adepp potrebbe essere colta dalle Casse e dalle Fondazioni previdenziali per interrogarsi con un bilancio sul raggiungimento o meno dei loro obiettivi. – è quanto si legge in una nota diffusa dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, CISL FP e UILPA, a latere di un incontro con i lavoratori dell’Ente di previdenza della professione infermieristica (ENPAPI)- probabilmente se si fosse davvero costituito un comparto coeso e solidale tra gli enti previdenziali le situazioni di crisi delle singole casse susseguitesi negli anni, anche in termini di gestione trasparente, sarebbero potute essere gestite in maniera diversa e migliore. Nel caso di Enpapi, fermo restando che è compito della magistratura accertare le singole responsabilità rispetto ai fatti contestati, è di tutta evidenza l’urgenza di garantire la normale attività e gestione amministrativa -conclude la nota di CGIL CISL e UIL- che dia garanzie sia agli assistiti che ai lavoratori dell’Ente. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a fornire, nel rispetto dei ruoli, il contributo affinché in tale settore intervengano elementi tesi ad una effettiva crescita e sviluppo. Riteniamo che l’apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL sia la prima occasione utile per raggiungere una meta che deve vedere amministrazioni e lavoratori uniti in questo percorso.”
