Enasarco:Protocollo d’Intesa per la gestione dell’ emergenza sanitaria

E’ STATA SIGLATA L’IPOTESI DI PROTOCOLLO D’INTESA

 

QUALCHE BREVE CONSIDERAZIONE PER CAPIRE CONTESTO, METODO ED OBIETTIVI

Le OO.SS. che scrivono il presente comunicato, dal primo momento in cui l’emergenza sanitaria ha evidenziato le inevitabili ricadute che essa avrebbe avuto sul rapporto di lavoro dei dipendenti, sull’organizzazione delle attività e sulle stesse funzioni istituzionali della Fondazione, hanno perseguito con costanza e determinazione l’obiettivo di individuare consensualmente un sistema con il quale riuscire ad equilibrare la tutela dei diversi interessi in gioco, senza sacrificare l’interesse primario alla protezione della salute dei lavoratori e della collettività.

Si è delineato così un metodo sindacale imperniato sulla responsabilità e sulla capacità di proposta invece che quello di un sindacato muscolare, con una voce squillante ma improduttiva di risultati concreti. Il nucleo della credibilità di un’organizzazione è proprio questo.

Certamente, la credibilità risiede anche nella difesa convinta di ciò che si è appena firmato e non è compatibile con i distinguo ed il sottrarsi implicito alle responsabilità che ci si è appena assunti.

Oggi possiamo finalmente dire che questo metodo è stato vincente.

Con una larga adesione è stata finalmente sottoscritta un’ipotesi di protocollo d’intesa con la quale i lavoratori potranno gestire le diverse articolazioni del proprio rapporto di lavoro, senza intaccare diritti contrattuali importanti come le ferie, senza soggiacere a decisioni unilaterali dell’amministrazione, secondo dei criteri ben dosati, proporzionati ed adeguati ad assicurare la continuità e la corretta gestione delle funzioni pubbliche previdenziali ed assistenziali della Fondazione.

Questo è anche un accordo che finalmente mette al centro il lavoro dei dipendenti della Fondazione per il perseguimento degli interessi e delle tutele degli agenti di commercio e dei consulenti, purtroppo pesantemente colpiti dalle conseguenze economiche della crisi sanitaria.

La cooperazione tra tutti gli attori rafforza, la divisione indebolisce.

La stessa intensa collaborazione che hanno manifestato tutti i lavoratori di tutti i Servizi che,  insieme allo spirito creativo e organizzativo dai Responsabili e coordinatori, ha contribuito a sostenere il proseguimento delle attività lavorative nonostante le difficoltà derivanti dalla successione dei decreti con cui gli organi politici sono intervenuti per affrontare l’emergenza sanitaria.

 

I CONTENUTI DELL’INTESA

L’accordo, di cui vi alleghiamo il testo, è imperniato su alcuni elementi cardine:

. si ribadisce che la modalità ordinaria della prestazione di lavoro è quella in Smart working. E’ la presa d’atto di un’indicazione presente nelle norme che ci aveva già fatto chiedere di spingere in profondità tale modalità, e che ha condotto ad un’applicazione pari all’87% del personale.

. Le disposizioni dell’accordo hanno efficacia retroattiva, per cui si potrà ricorrere agli istituti ivi previsti anche per il periodo pregresso (ad es. per convertire eventuali ferie obbligatorie 2020 in giornate a recupero).

. Il coordinamento dell’esigenza di ridurre al minimo la presenza al lavoro per evitare i rischi di contagio con quello di evitare che le assenze potessero essere giustificate solo attraverso il ricorso alle ferie obbligatorie 2020, mantenendo nel contempo la continuità delle attività, è ottenuto attraverso il seguente articolato congegno: i lavoratori operano ordinariamente in SW, per i giorni non  ricoperti da SW essi potranno ricorrere ad un ampio stock di permessi a recupero per l’intera giornata (tot. 144 ore pari a gg. 20) evitando così di utilizzare obbligatoriamente le ferie 2020, mentre le eventuali ferie residue 2019 dovranno essere utilizzate prima dei permessi a recupero.

. il recupero delle ore a recupero usufruite sarà ripartito, a partire dal mese di giugno 2020, in n. 10 ore mensili minime, allo scopo di garantire una base di organizzazione e programmazione delle attività. Almeno 80 ore dovranno essere recuperate entro il 31 dicembre 2020, mentre il residuo sarà recuperato entro giugno 2021.

. Nel caso in cui la presenza in servizio fosse necessaria per lo svolgimento di attività indifferibili o per il completamento di attività svolte in Smart working non si potrà ricorrere ai permessi a recupero:  si tratta di una regola di responsabilità finalizzata ad evitare la paralisi delle funzioni della Fondazione e ad assicurare la continuità aziendale.

. E’ stata prevista una clausola che consentirà, attraverso l’iniziativa del dirigente, di tenere conto della flessibilità positiva generata da quelle situazioni in cui è stato necessario un ‘impegno in SW oltre l’orario ordinario di lavoro.

.Il ticket verrà erogato anche per le giornate in SW, a differenza di quanto previsto nel disciplinare iniziale sullo SW.

. Viene introdotta il criterio dell’esame congiunto dell’applicazione dell’accordo: si prende atto della possibilità di introdurre affinamenti in base alle conseguenze pratiche dell’intesa che osserveremo nel tempo, secondo un metodo cooperativo.

. Per la prima volta, si prevede la possibilità che gli obiettivi aziendali possano essere rimodulati, e si individua in proposito una fase di consultazione con le organizzazioni sindacali.

. Sono state individuati una serie di controlli finalizzati alla verifica dello stato di salute dei dipendenti all’ingresso in ufficio e misure per organizzare la presenza in condizioni di prevenzione del rischio (rarefazione delle presenze e collocazione dei lavoratori in sicurezza)

 

Il funzionamento dell’intesa dovrà essere verificato nella prassi applicativa, rispetto alla quale abbiamo ricevuto assicurazioni che essa avverrà con la flessibilità necessaria per tenere conto anche di situazioni che dovessero richiedere un’attenzione specifica non inclusa nel protocollo.

La parola passa al Consiglio di Amministrazione, al quale l’ipotesi di intesa sarà presto sottoposta.

 

Le scriventi OOSS, senza clamore, ma con la chiarezza degli obiettivi e la certezza di essere stati propositivi e convincenti, pensano, semplicemente, di aver compiuto il proprio dovere.

Protocollo_07.04.2020(2)