DA UN SISTEMA DI PREVIDENZA A UN SISTEMA DI WELFARE: QUALE FUTURO PER LE CASSE PREVIDENZIALI?

A circa venticinque anni dalla privatizzazione degli Enti di Previdenza ed Assistenza dei Liberi Professionisti (ex Dlgs 509/94 e 103/96) è opportuno creare un’occasione di confronto per valutare quanto sia cambiata la funzione di questi Enti, quale sia il loro ruolo nel sistema Paese e su quali presupposti dovrà orientarsi un necessario processo di riforma.

Se è vero che la privatizzazione fu indice, insieme ad altri, di una direttrice evolutiva del complessivo welfare nostrano verso forme di integrazione tra pubblico e privato, al tempo inedite nel settore previdenziale, che hanno mantenuto nel corso del tempo ben chiara la mission, strutturalmente incentrata su attività previdenziali ed assistenziali, alla luce di quanto si è modificato il mondo delle professioni e l’attività stessa delle Casse, probabilmente è arrivato il       momento di verificare se l’impianto normativo alla base di questi Enti sia ancora in grado di sostenerne l’azione. Sistema degli Enti e Casse di Previdenza dei professionisti che, al netto delle funzioni svolte, non sembra aver colto fino in fondo colto l’opportunità di evolvere verso la costruzione di un effettivo comparto della Previdenza Privata, capace di articolare la propria azione a tutto tondo in modo coeso e coordinato. Tendenza che solo in tempi recenti ha visto un’inversione di rotta in grado di restituire all’AdEPP, il ruolo e le finalità per le quali l’associazione degli enti previdenziali privatizzati venne costituita: una funzione di rappresentanza degli interessi comuni, di luogo delegato allo sviluppo di sinergie, e non ultimo, strumento con cui uniformare il trattamento giuridico ed economico per i dipendenti degli Enti stessi.

In questo contesto si inserisce l’ultimo rinnovo del CCNL, avvenuto dopo circa dieci anni di attesa, con cui si è avviato un percorso di crescita del sistema delle relazioni industriali tale da restituire la necessaria  centralità al CCNL finalizzato alla valorizzazione della professionalità del Personale dipendente, acquisita negli anni, mediante un’adeguata revisione dei trattamenti normativi e retributivi restituendo, al contempo, alle contrattazioni di secondo livello la corretta dimensione in cui le autonomie gestionali siano garantite. Un sistema, quello delle Casse Previdenziali, che inevitabilmente dovrà rinnovarsi integrando le diverse forme di welfare permettendo agli Enti Previdenziali Professionali di vedere formalizzato il ruolo man mano assunto nell’Economia reale del Paese.

Il quadro normativo in essere, alla luce delle evoluzioni avvenute del corso del tempo, spesso ha rappresentato un freno, determinando l’impossibilità per gli Enti di svolgere quell’attività di possibile sostegno all’economia reale, che invece si manifesterebbe ampliando i confini del Welfare praticato, rispondendo ancor meglio alle esigenze dei giovani professionisti e delle PMI.

Solo mediante una riforma che affronti temi come gli investimenti, il modello di governance, per citarne solo alcuni, è immaginabile che il sistema delle Casse Previdenziali evolva da semplice strumento per la tutela previdenziale verso un Welfare moderno e integrato.

 

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE CISL FP CASSE PREVIDENZIALI

Locandinaconvegno22Ottobre