Inpgi: Audizione commissione bicamerale

Il 27 maggio  si è svolta presso la Commissione Parlamentare di Controllo sull’attività degli Enti Gestori di forme Obbligatorie di Previdenza e Assistenza Sociale, con l’audizione di Marina Macelloni, presidente e di Mimma Iorio, direttrice generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola” (INPGI), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all’efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all’equilibrio delle gestioni.

Sono state evidenziate le diverse riforme messe in campo e approvate dal 1998 al 2016 per porre in equilibrio i trattamenti previdenziali al sistema generale, non sufficienti al riequilibrio del disavanzo economico ad oggi pari a 242 milioni di euro.

L’Inpgi è l’unica Cassa di previdenza privata sostitutiva dell’Ago, un compito che in dieci anni ha comportato un esborso di 500 milioni per gli ammortizzatori sociali.

La soluzione prospettata dall’INPGI, potendo incidere in minima parte sulle prestazioni e sulla riduzione di costi, è l’allargamento della platea degli iscritti con l’inclusione dei comunicatori, anticipando dal 2023 al 2022 quanto già previsto dal legislatore nel 2019.

I componenti della Commissione hanno prospettato diversi scenari a cui l’INPGI potrebbe andare incontro nel breve termine. Tra questi il ritorno dell’INPGI come Ente pubblico antecedente alla privatizzazione; Gestione speciale sul modello ex-INPDAI, fiscalizzazione sugli arretrati degli ammortizzatori sociali (sollievo temporaneo e non risolutivo) ed infine allargamento platea iscritti (criticità da parte delle associazioni comunicatori privati) .

Sono stati richiesti diversi chiarimenti in materia di patrimonio immobiliare, stratificazione contenzioso contributivo (2/3 no morosità) ed infine sullo stato di avanzamento del tavolo tecnico, presso la presidenza del consiglio dei ministri cui partecipano Ministero Lavoro, MEF, Ragioneria Generale dello Stato, Sottosegretario delega Editoria, cui si è chiesto di allargare anche al Ministero delle Funzione Pubblica per i comunicatori con contratto pubblico.

Disponibiltà dell’INPGI ad ulteriori sacrifici, che da soli non saranno sufficienti alla ristrutturazione del debito strutturale e necessità di ampliamento della platea coinvolgendo al tavole tecnico i Sindacati Confederali rappresentanti dei comunicatori privati, assicurando la giusta attenzione alla loro richieste e ai dubbi e preoccupazioni ad un passaggio in INPGI dalla gestione pubblica attuale, assicurando l’efficienza della cassa privata rendendo stabile e appetibile il passaggio mediante offerte di Welfare e protezione.

Al netto delle difficoltà specifiche emerse in seno all’ente di previdenza dei giornalisti, la crisi è probabilmente di sistema. Un sistema, quello delle casse, che va riformato per poterne difendere il modello.

Inpgi: Nannicini, priorità tutelare pensioni dei giornalisti

(ANSA) – ROMA, 27 MAG – Nel corso dell’audizione di questo pomeriggio dei vertici dell’Inpgi, Istituto di previdenza dei giornalisti, nella Commissione bicamerale Enti gestori di forme di previdenza, “è emersa l’urgenza di un intervento strutturale per trovare una soluzione alle difficoltà dell’Istituto legate prioritariamente all’erosione della platea di iscritti”. Lo fa sapere lo stesso organismo parlamentare, presieduto dal senatore del Pd Tommaso Nannicini, secondo cui “dobbiamo tener conto di un mondo che, anche per l’avvento del digitale, sta cambiando velocemente. Il nostro impegno è quello di tutelare le pensioni dei giornalisti”, ha scandito. L’audizione di oggi della presidente e del direttore Marina Macelloni e Mimma Iorio ha fatto affiorare “e criticità, ma anche il lavoro per provare a rilanciare l’Istituto. La nostra Commissione manterrà aperta l’interlocuzione per comprendere quali siano i percorsi che verranno intrapresi e quali iniziative possiamo mettere in campo. Il Governo ha un tavolo aperto, che speriamo possa dare una risposta in tempi brevi, la Commissione a sua volta continuerà a vigilare, affinché si arrivi a una definizione positiva della situazione”, è la conclusione di Nannicini.