Il Tribunale di Roma accoglie il ricorso ex art 28 l. 300/70 in Cassa Geometri.

La seconda Sezione lavoro del Tribunale di Roma, in data 19 luglio 2021, sciogliendo la riserva nel procedimento avviato col ricorso da tutte le Organizzazioni Sindacali presenti nella Cassa di Previdenza dei Geometri, ha dichiarato l’antisindacalità della condotta assunta dall’Amministrazione in carica.

Nel merito il Giudice del Lavoro ha disposto l’annullamento di due ordini di servizio che avevano modificato unilateralmente l’orario di lavoro, stabilendo altresì che la materia è demandata alla contrattazione, così come sancito dal CCNL.

Relativamente al secondo quesito posto dalle OO.SS. riguardante la legittimità del Cia sottoscritto da un Sindacato privo dei requisiti richiesti, il Giudice, invocando i principi generali regolamentatori le relazioni industriali ha ritenuto opportuno non procedere con l’annullamento del testo contrattuale.

Al fine di porre un parola definitiva sulla vicenda, le OO.SS. hanno ritenuto opportuno impugnare il provvedimento e chiedere, opponendo un nuovo ricorso, quali siano i presupposti per cui un sindacato che rappresenta poco più dell’uno per cento della forza lavoro della Cassa, possa contrattare regole e principi per la totalità dei Dipendenti.

Quando un’Amministrazione procede ostinatamente senza ascoltare e considerare le ragioni rappresentate da tutte le Organizzazioni Sindacali certificate, è dovere del Sindacato difendere in ogni sede le ragioni delle lavoratrici e lavoratori tutti. Finché non venga ristabilito un corretto sistema di dialogo, basato sul rispetto reciproco.

Al netto delle valutazioni tecniche, di natura giurisprudenziale, ci corre l’obbligo però di sottolineare che quando il sistema delle relazioni industriali viene sostituito dal dibattimento nelle aule di tribunale, è una sconfitta per tutti.

L’auspicio è che si torni a percorrere la strada, proficua, imboccata con l’ultimo rinnovo del CCNL, o, come in Inrcassa, con la recente sottoscrizione del nuovo Cia atteso da tempo.

Tornare indietro sarebbe un pessimo errore: per i servizi agli assistiti, per i lavoratori ma anche per Presidenti e Direttori Generali.

Arturo Bandini