LAVORO. CASSE PREVIDENZIALI, SINDACATI: RINNOVO CCNL OCCASIONE PER BILANCIO OBIETTIVI

“A circa venticinque anni dalla scelta di privatizzare la gestione dei trattamenti previdenziali dei professionisti, con i Dlgs 509/94 e 103/96, riteniamo che debba essere operata una verifica sulla validita’ ancora in essere dei presupposti su cui si il legislatore decise di operare tale iniziativa. L’occasione che si prospetta con il rinnovo del CCNL Adepp potrebbe essere colta dalle Casse e dalle Fondazioni previdenziali per interrogarsi con un bilancio sul raggiungimento o meno dei loro obiettivi”. È quanto si legge in una nota diffusa dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, CISL FP e UILPA, a latere di un incontro con i lavoratori dell’Ente di previdenza della professione infermieristica (ENPAPI). Probabilmente, continua il comunicato “se si fosse davvero costituito un comparto coeso e solidale tra gli enti previdenziali le situazioni di crisi delle singole casse susseguitesi negli anni, anche in termini di gestione trasparente, sarebbero potute essere gestite in maniera diversa e migliore. Nel caso di Enpapi, fermo restando che e’ compito della magistratura accertare le singole responsabilita’ rispetto ai fatti contestati, e’ di tutta evidenza l’urgenza di garantire la normale attivita’ e gestione amministrativa- conclude la nota di CGIL CISL e UIL- che dia garanzie sia agli assistiti che ai lavoratori dell’Ente. Da parte nostra c’e’ la massima disponibilita’ a fornire, nel rispetto dei ruoli, il contributo affinche’ in tale settore intervengano elementi tesi ad una effettiva crescita e sviluppo. Riteniamo che l’apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL sia la prima occasione utile per raggiungere una meta che deve vedere amministrazioni e lavoratori uniti in questo percorso”.

Sintesi della consultazione, del giorno 25 febbraio 2019, tra i coordinatori Adepp di CGIL CISL e UIL e i direttivi aziendali sullo stato del comparto.

Nel corso dell’incontro l’attenzione si è focalizzata su due temi di interesse per i lavoratori: aspetti politico-manageriali rilevanti dei vari Enti e relazioni sindacali con le attuali Rappresentanze istituzionali delle Casse.

Si è osservato che il comparto Adepp assiste circa 1,5 milioni di professionisti, conta circa 2800 dipendenti ed un patrimonio dell’ordine di € 85 miliardi.

Si prevede, nell’arco dei prossimi 15 anni, l’emergere del problema della sostenibilità finanziaria di diverse Casse, causato da un progressivo divario tra prestazioni erogate e contributi versati dai professionisti attivi. I saldi delle gestioni previdenziali che destano maggiori preoccupazioni sono quelli di INPGI (giornalisti), ONAOSI (orfani sanitari) e Cassa Geometri. INPGI in particolare, si trova in uno stato di emergenza per il quale è necessaria una trasformazione radicale che consenta un nuovo equilibrio finanziario entro i prossimi 2 anni. Le soluzioni di trasformazione dell’Ente sono in corso di elaborazione tra le rappresentanze politiche dei soggetti coinvolti.

Oltre alla crisi della sostenibilità finanziaria della gestioni previdenziali, alcune Casse presentano delle criticità sul fronte manageriale quali:

  • i vertici di ENPAPI (infermieri) e CNPR (ragionieri) sono investiti da procedimenti giudiziari,
  • in ENPAM (medici) e in ENASARCO (agenti di commercio) sono in corso indagini della Guardia di Finanza;
  • non sempre gli investimenti finanziari e le dismissioni immobiliari si sono conclusi con risultati soddisfacenti.

L’insieme di tutti questi elementi induce a prevedere uno scenario di incertezza e instabilità per l’intero sistema delle Casse, del quale le rappresentanze dei lavoratori non possono fingere di ignorare. Il senso di responsabilità porta in primo piano l’attenzione sul problema della tutela occupazionale e l’esigenza di regolamentare in modo inequivocabile la mobilità del personale tra gli Enti Adepp, a garanzia della stabilità in momenti di crisi. Sarà un elemento indispensabile del futuro CCNL.

Il percorso di questo rinnovamento normativo si preannuncia in salita per le rappresentanze dei lavoratori. L’ Adepp sta  esercitando atti di ostilità:

  • vi è un problema di rappresentanza, in quanto le OO.SS. si trovano a confrontarsi con una molteplicità di interlocutori (quali il Presidente Oliveti, il D.G. Verbaro, una delegazione trattante con 4 componenti rappresentativa di una frazione dell’intero sistema delle Casse), nonostante la stesura finale del CCNL dovrà essere approvata singolarmente da ciascun Presidente;
  • ritardo nell’avvio delle consultazioni;
  • evidente è l’intenzione di avere un periodo transitorio di contrattazione con vuoto normativo, segnali in tal senso si sono avuti con l’adozione di provvedimenti disciplinari in alcuni Enti contravvenendo alla regolamentazione dettata dal vecchio CCNL;
  • rifiuto al dialogo con le OO.SS. da parte di alcune amministrazioni.

 

È indispensabile, dopo 25 anni, un rinnovamento su temi quali:

  • l’aggiornamento del potere di acquisto delle retribuzioni;
  • gli incentivi fiscali legati al nuovo welfare;
  • declaratorie delle mansioni e inquadramento del personale in linea con le moderna organizzazione del lavoro;
  • norme che diano maggior impulso all’efficienza in un’ottica privatistica.

Il CCNL di comparto Adepp sarà uno degli assi portanti per una futura integrazione tra le Casse che, in un prossimo futuro, necessariamente si troveranno di fronte ad una scelta strategica di sostenibilità: intraprendere la strada pubblica con l’assorbimento all’INPS, oppure il mantenimento di una identità privatistica, con l’accorpamento tra Enti con caratteristiche omogenee, per garantire stabilità finanziaria e riduzione dei costi gestionali con economie di scala.

 

Le rappresentanze di CGIL,CISL e UIL sentono l’esigenza di sensibilizzare tutti i dipendenti del comparto Adepp su un principio:

risultati favorevoli alla nostra condizione potranno essere raggiunti soltanto se offriremo il nostro sostegno partecipativo in massa in tutte le convocazioni assembleari e le occasioni in cui sarà necessaria la forza della nostra presenza.

 

Il Coordinamento CISL-FP Casse privatizzate.

LAVORO, CASSE PREVIDENZIALI: L’ADEPP BATTA UN COLPO PER IL RINNOVO DEL CCNL DEI LAVORATORI DI CASSE E FONDAZIONI PREVIDENZIALI.

 

“Vogliamo sapere cosa impedisca all’Adepp, l’associazione delle casse previdenziali privatizzate, di avviare il negoziato per il rinnovo del CCNL delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli enti previdenziali -è quanto si legge in una nota diffusa dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, CISL e FP UILPA- abbiamo atteso che l’adepp rinnovasse i suoi vertici, abbiamo appreso che i presidenti delle casse hanno affidato il compito di aprire il tavolo delle contrattazioni ad una delegazione, e benché a fine dello scorso anno, abbiamo trasmesso le proposte elaborate nelle realtà aziendali con cui confrontarci con la controparte, ad oggi, dai presidenti non abbiamo avuto il benché minimo cenno di quali siano le loro proposte su cui avviare un confronto chiaro e trasparente -prosegue la nota di FP CGIL, CISL FP e UILPA- con cui superare istituiti contrattuali che segnano tutti i limiti naturali di un testo non più in linea con l’evoluzione avuta negli ultimi 25 anni, data della sottoscrizione del primo CCNL. Chiediamo che il Presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, garantisca quanto prima che la commissione trattante proceda con la convocazione delle Organizzazioni Sindacali, ponendo fine a inspiegabili ritardi e inutili minuetti che altro effetto non hanno se non quello di costringere i lavoratori del comparto a vedere ancora oggi non riconosciuto un proprio diritto costituzionalmente garantito. Le casse previdenziali conclude la nota- rappresentano un asset fondamentale del sistema paese, un sistema che negli anni però ha scontato una poca attenzione da parte dei governi che si sono avvicendati, lasciando che un autogoverno che più volte è stato sottolineato dagli organismi di controllo, come caratterizzato da opacità normative, si caratterizzasse per una poca trasparenza e chiarezza, come confermano le frequenti inchieste giudiziarie abbattutesi su questo o su quell’ente previdenziale. Crediamo che procedere rapidamente con un rinnovo del CCNL AdEPP sia un elemento strutturale per avviare un percorso di chiarezza che il comparto ormai necessita da anni”.

Una lezione di democrazia ai professionisti del virtuale

Una piazza San Giovanni colorata dalle bandiere di Cgil, Cisl e Uil e stracolma come non si vedeva da anni. Così stamattina decine di migliaia di persone hanno manifestato fisicamente il loro dissenso sulle scelte di politica economica del governo gialloverde. Una partecipazione impressionante. La questura ha già parlato di almeno 100mila persone, mentre gli organizzatori non hanno fornito cifre ufficiali, ma fonti interne ai sindacati parlano di 300mila persone. L’ultima manifestazione di questa portata fece cadere il governo Berlusconi. Di sicuro, mentre poco dopo le 11 sono iniziati gli interventi dal palco, il fondo del corteo era ancora in piazza della Repubblica.

Da lì stamane, con lo slogan “Futuro al Lavoro”, ha preso il via il serpentone di delegati. Sono migliaia e provengono da tutta Italia, lavoratori giovani e pensionati che da nord a sud non hanno rinunciato e credono nel diritto al lavoro. Talmente tanti che il corteo si è sdoppiato nelle vie parallele al percorso ufficiale: un fiume compatto di persone e bandiere che da piazza Santa Maria Maggiore è confluito verso piazza Vittorio Emanuele, proseguendo per via Emanuele Filiberto fino a convergere in piazza San Giovanni. Tantissimi manifestanti capaci di dare forza alle proprie ragioni con grande senso civico. Anche bande musicali, come quella di Molfetta, hanno scandito slogan dedicati al lavoro. Una grande partecipazione capace di coinvolgere anche i cittadini e i negozianti lungo le strade. Era da tempo che non si vedeva un segnale così forte. Oggi le bandiere di Cgil Cisl UIl sono riuscite a catalizzare l’attenzione e ad unire in una sola voce la richiesta di giovani e lavoratori: basta alla precarietà e all’incertezza avanti con il lavoro, la partecipazione e lo sviluppo.

“Vogliamo cambiare le scelte sbagliate del Governo e sollecitare un confronto di merito sulle vere priorità economiche e sociali, a partire dalle richieste dei più deboli e bisognosi”, scrive oggi la leader di Via Po, Annamaria Furlan, su Conquiste. “Lo abbiamo detto con chiarezza -aggiunge-: è giusto ridurre l’enorme area di povertà, ma è il lavoro il vero strumento di inclusione sociale, il mezzo per raggiungere una effettiva cittadinanza e realizzare la dignità delle persone. L’occupazione per i giovani e per chi perde la sicurezza lavorativa può arrivare solo da più investimenti pubblici e privati, con una politica industriale rispettosa dell’ambiente, con la formazione delle competenze di cui le imprese hanno oggi bisogno, con sgravi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato ed incentivi per la digitalizzazione”. Per Furlan non basta l’ottimismo del Premier e degli altri ministri per risolvere i problemi. “Occorre -conclude- aprire un dialogo costruttivo con il sindacato per imboccare una vera politica di crescita, di diritti essenziali per tutti, rimettendo al centro la persona umana, la dignità del lavoro, la sua sicurezza, la necessità di rilanciare il progetto di una Europa politica senza nuovi muri, barriere economiche o sociali”.

La manifestazione era stata inizialmente programmata in piazza del Popolo e poi spostata alla luce di una partecipazione più ampia di quella in un primo momento prevista. “Riempiremo piazza San Giovanni”, hanno detto alla vigilia i sindacati, spiegando che sono stati programmati oltre 1.300 pullman, 12 treni straordinari, 2 navi, più di 1.000 arrivi con voli, oltre a tutta la partecipazione auto-organizzata.

“In tanti ci chiedono ‘quanti siamo’. Ce ne sono troppi che danno i numeri in questo Paese. Allora diciamo: noi non diamo numeri, contateci voi. E a chi ci governa diciamo, se hanno un briciolo di intelligenza, di ascoltare questa piazza perché noi siamo il cambiamento”, ha scandito il leader della Cgil, Landini, il primo dei tre segretari generali a prendere la parola in piazza San Giovanni. “Uscite dalla realtà virtuale, uscite dalla finzione e guardate questa piazza”, gli ha fatto eco la leader della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta dopo di lui. “Con una diretta Facebook e tweet pretendono di racchiudere in poche battute la complessità della realtà”, ha aggiunto. Furlan ha rivendicato con “orgoglio” l’unità della manifestazione: “Un momento importante della storia sindacale del Paese”. “Le nostre bandiere di colore diverso ha sottolineato – sono una accanto all’altra, unite a raccontare una vicenda lunga comune a ricordare che i sindacati confederali hanno saputo rappresentare una bella storia nel nostro Paese, specie nei momenti più difficili”. “Abbiamo motivi per stringerci assieme ed essere orgogliosi, orgogliosi di 12 milioni di lavoratori e lavoratrici e pensionati e pensionate che rappresentiamo”. “Mandate una foto” agli esponenti di governo e vediamo “se riusciranno a contarci”, ha aggiunto il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, chiudendo la manifestazione. Barbagallo ha ribadito che il sindacato non è opposizione politica ma ha presentato una piattaforma e vuole discuterla con l’esecutivo.

Dal palco, prima dei leader sindacali, hanno preso la parola sei tra delegati e delegate: un’infermiera del 118, una pensionata, un rider, un delegato dell’ex Ilva di Taranto, una delegata della scuola e un lavoratore edile.

L’ultima manifestazione unitaria confluita in piazza San Giovanni a Roma risale al 22 giugno del 2013, sempre di sabato, quando Cgil, Cisl e Uil scesero in piazza con lo slogan ‘Lavoro è democrazia’.

S.Boschetti, E.Crea, F.Gagliardi, G.Guadagni

( 9 febbraio 2019 )

fonte: http://www.conquistedellavoro.it/sindacato/una-lezione-di-democrazia-ai-professionisti-del-virtuale-1.15395?fbclid=IwAR2MtDEerpXsS2cmR4Hn-c4Dc6ih0JQI0MtjQ0Fv-5WO8fhn2NI9jbxYdZA

Borse di studio INPS e LINK

Gentile iscritta/iscritto,

 

abbiamo il piacere di informarTi che anche quest’anno l’Università degli studi “Link Campus University” mette a disposizione borse di studio INPS e LINK per la frequenza dei Master di I e II livello erogati dall’Ateneo, finalizzati a garantire il potenziamento delle proprie competenze e l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso stage e tirocini attivabili presso aziende e società partner dell’Ateneo.

Si tratta di una grande opportunità da veicolare e condividere con il suo network.

Le BORSE DI STUDIO INPS e LINK per l’anno accademico 2018-2019 sono 172 a copertura totale e parziale.

Le borse di studio INPS sono riservate ai figli, orfani e pensionanti dei dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, sono inoltre disponibili borse di studio della LINK CAMPUS a copertura totale e parziale per tutti coloro che, non avendo i requisiti richiesti dall’INPS, desiderano frequentare i Master.

 

In allegato troverà:

 

  • Elenco Master Executive a.a. 2018-2019
  • Bando Master Executive a.a. 2018-2019
  • Application form INPS Master Executive

 

Per maggiori informazioni  è possibile contattare il nostro collega referente:

 

 Gianluca Battaglia email gianluca.battaglia@fpsroma.cisl.it  3470715503 

Link_Inps

INPGI, firmato il verbale d’intesa con i Sindacati che garantisce l’applicazione del Contratto nazionale

E’ stato firmato ieri presso l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani un verbale d’intesa che garantirà l’applicazione del CCNL Adepp in attesa del suo rinnovo.

In attesa del riassetto del quadro di riferimento economico e normativo, che permetta un efficace confronto tra le parti, il verbale ha anche rinnovato la vigenza del contratto di secondo livello (CIA) per il triennio 2019-2021.

La scelta messa in atto da parte dell’Amministrazione, nel convocare i Sindacati, per la sottoscrizione di un accordo che proceda a mantenere invariati gli effetti applicativi del CCNL, nell’ambito della contrattazione aziendale, mediante un esplicito riferimento, è particolarmente significativa soprattutto per la chiara volontà di voler aprire, quanto prima, un confronto in modo leale con le Organizzazioni Sindacali,in un ottica ci massima collaborazione.

Siamo fiduciosi  che con il nuovo anno l’Adepp proceda, con un mandato chiaro, all’apertura del tavolo negoziale con le Organizzazioni Sindacali del Comparto.

FP CGIL, CISL FP e UIL PA sono pronte, da tempo, ad affrontare il rinnovo del CCNL di un settore particolarmente importante del Paese.

Sindacato, Giancarlo Cosentino eletto nuovo segretario generale della Cisl Fp Roma Capitale Rieti “Una comunità straordinaria fuori e dentro il posto di lavoro”

Roma, 12 dicembre 2018 – “Una comunità straordinaria di persone determinata a ridisegnare il lavoro nei servizi pubblici”. Giancarlo Cosentino, eletto nuovo segretario generale della Cisl Fp Roma Capitale Rieti, lancia così il nuovo corso del sindacato di via Ferruccio al Congresso straordinario che si è tenuto oggi all’Auditorium dell’Inps. “Siamo e dobbiamo essere sempre più comunità di competenze e professionalità per cambiare il modo di pensare e gestire il lavoro pubblico. E allo stesso tempo comunità di persone, professionisti della “presa in carico” dei nostri iscritti che ci chiedono ascolto, supporto, opportunità”.

Giancarlo Cosentino, 58 anni, sposato e padre di due figlie è laureato in scienze politiche e dipendente del Comune di Roma Capitale. Proprio nell’amministrazione capitolina, l’ente pubblico più grande del Paese, ha mosso i primi passi nel sindacato, a partire dagli anni ‘90. Già segretario regionale della Cisl Fp Lazio, dal 2006, per 12 anni, è stato coordinatore della Rsu di Roma Capitale.

Eletto con 47 voti su 48, Cosentino archivia la fase di commissariamento della Cisl Fp Roma Capitale Rieti ringraziando il commissario straordinario Marco Ravaioli “per il grande lavoro svolto in questi mesi, lavoro che ci ha confermato con ancora più forza primo sindacato di Roma e Rieti alle Rsu di aprile scorso”. Accanto a Cosentino, entreranno in segreteria Giovanni Fusco, 38 anni dipendente del Policlinico Umberto I, e Emanuela Nieddu, 53 anni dipendente dell’Agenzia per l’Italia digitale.

Partecipazione, contrattazione, innovazione e concretezza, saranno le parole d’ordine della federazione cislina guidata da Cosentino: “in piena collaborazione con la Cisl Fp nazionale e con la Federazione del Lazio, sperimenteremo soluzioni avanzate a bisogni nuovi e diversificati, saremo il punto di riferimento e la casa di tutti i lavoratori delle Funzioni centrali, delle Funzioni locali, della Sanità pubblica e privata e del Terzo settore che vorranno credere in questo progetto. Saremo centro di elaborazione e di spinta propositiva nei territori, tra le persone, e nei nostri enti, aziende e agenzie. Una comunità, dentro e fuori dal posto di lavoro, che guarda avanti, con coraggio”.

Inpgi: quella di Boeri è una lotta personale contro l’ente di previdenza dei giornalisti?

Tito Boeri, Presidente dell’INPS, si ostina a voler vedere nell’emendamento che allarga la platea degli iscritti all’ente di previdenza dei giornalisti (INPGI), così come previsto dall’iniziativa intrapresa dal Ministero del Lavoro, un aggravio dei costi da scaricare sulla collettività anziché, come in effetti è, una soluzione tesa a mantenere e riorganizzare l’INPGI proprio al fine di non gravare sulla finanza pubblica.

È indubbio che la prospettiva ipotizzata dall’iniziativa governativa, è conditio sine qua non sia per la salvaguardia delle pensioni sia per l’oculata gestione dei conti pubblici.

Ci auguriamo che il presidente dell’INPS voglia essere più cauto e soprattutto consideri l’ampliamento della platea come il processo di naturale evoluzione della professione dell’informazione e della comunicazione che tende a salvaguardare la finanza pubblica mantenendo nell’alveo del naturale ente di previdenza, cioè l’Inpgi, i circa 25.000 comunicatori.

Fabio Migliorini
FP CGIL

Andrea Ladogana
CISL FP

Pierluigi Sernaglia
UIL PA

Incontro sindacati sottosegretario Durigon: urgente il rinnovo del Contratto nazionale Adepp

Il Sottososegretario Claudio Durigon, con delega alle le funzioni di indirizzo politico-amministrativo per le politiche previdenziali e assicurative, ha incontrato le rappresentanze sindacali del comparto della previdenza privatizzata(enti di previdenza di cui al decreto legislativo n. 103/96 e al decreto legislativo n. 509/94) presso la sede del Ministero del Lavoro di via Fornovo.

delegati di FP CGIL, CISL FP, UILPA e UGL Terziario hanno posto al delegato del Governo l’esigenza di aprire quanto prima il tavolo di rinnovo del Contratto nazionale AdEPP, fermo da  anni.

La organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza la necessità di avviare quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto che dovrà chiarire una volta per tutte la delicata questione della sua stessa esigibilità in tutti gli Enti del comparto.

Si tratta di un settore assai rilevante nel sistema Paese il cui patrimonio è di circa 85 mld (dati COVIP) e necessita di un Contratto collettivo di lavoro che non sia più permeabile a libere e arbitrarie interpretazioni, come avviene oggi a causa di opacità normative.

Una situazione che non deve alimentare divisioni e disparità di trattamento e che invece deve tradursi in una valorizzazione del personale