Coronavirus. “Dobbiamo combattere tutti insieme”. La lettera aperta del segretario

Cara/o collega,
con la presente sono ad inviarti, in allegato, una mia riflessione in merito al delicato momento che il nostro Paese sta vivendo. Sono convinto che ne usciremo tutti insieme con responsabilità e senso del dovere; soprattutto, l’Italia si risolleverà grazie allo spirito di sacrificio e alla grande professionalità e attenzione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti dei servizi pubblici del nostro Paese; persone che meritano una giusta retribuzione, valorizzazione economica tramite contrattazione nazionale e decentrata e adeguati strumenti utili a svolgere il proprio lavoro con efficacia e in sicurezza.
Il segretario generale
Maurizio Petriccioli

lettera

E’ IL TEMPO DELLA PREVENZIONE E DELLA RESPONSABILITÀ

L’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni impone a tutti noi di adottare comportamenti il più possibile ispirati al massimo senso di responsabilità.

Una responsabilità che dobbiamo imporci perché è in gioco la tenuta delle nostre stesse comunità: familiari, lavorative, cittadine.

L’emergenza, del tutto nuova, che stiamo affrontando entra direttamente nelle nostre vite imponendoci, in questa fase, un cambio di abitudini e stili di vita.

Le disposizioni con cui di giorno in giorno le istituzioni cercano di affrontare la situazione vanno adottate in modo serio e puntualemettendo da parte egoismi e particolarismi.

Ovviamente l’impatto degli eventi produce effetti su tutti gli aspetti della nostra vita, non ultimo lo svolgimento delle nostre quotidianità lavorative.

Siamo certi che in questo quadro vada aumentata il più possibile una collaborazione con le nostre Amministrazioni che, evidentemente,stanno già adottando misure e strumenti per tutelare il proprio personale dipendente.  

Riteniamo che vadano messi in secondo piano, da ogni parte, tutti quegli atteggiamenti che prevedano la cieca affermazione di interessi individuali, di parte e corporativi.

E’ in tal senso quanto mai essenziale che gli Enti comprendano che la tutela e salvaguardia della salute dei propri dipendenti, oltreché come bene in se’ meritevole di tutela, sia da perseguire con ogni adeguato strumento, sia esso tecnologico e normativo, proprio in funzione del corretto ed efficace assolvimento delle finalità istituzionali, che eventuali contagi che dovessero manifestarsi  sui posti di lavoro, metterebbero pesantemente a repentaglio.

Pertanto,  se è ovvio che la continuità del servizio debba essere garantita, lo è altrettanto che gli Enti si adoperino, con la massima celerità e senza calcoli o  esitazioni, affinché‘ siano approntate le misure idonee allo svolgimento delle attività con le modalità espressamente indicate nei recenti atti normativi, e con tutte le ulteriori che dovessero ritenersi utili, in modo da contemperare ciascuna delle esigenze meritevoli di tutela.

Siamo certi che se, come deve essere, l’interesse collettivo avrà la meglio, alla fine di questa emergenza le nostre comunità riscopriranno l’importanza di valori da troppo tempo dimenticati.

Da parte nostra l’impegno sarà ancora più massivo, nella tutela e nella difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, collaborando con gli amministratori degli enti previdenziali per permettere di vincere una battaglia che non è di qualcuno in particolare ma è di tutti noi.

Roma 09 marzo 2020

FP CGIL                CISL FP  UILPA         CISAL FIALP          USB    CIDA         UGL DIRPUBBLICA

Migliorini​Ladogana​Romano​Petrillo​            Ripa​ Di Vona     Gismondi​        Sgrò

CASSE ED ENTI PRIVATIZZATI – COMUNICATO SINDACALE 1/2020

In merito alla normale e conseguente applicazione degli istituti contrattuali derivanti dal CCNL del Personale Dipendente delle Casse Previdenziali siamo certi che in tutti gli Enti tali istituti verranno applicati nel pieno rispetto di quanto stabilito sul tavolo del rinnovo lo scorso novembre 2019 e ratificato con firma ufficiale il 15/01/2020.

Ovviamente la normale procedura di adeguamento, nel panorama delle Casse, sta vedendo Enti che già si sono adeguati al nuovo testo ed altri che, secondo i tempi tecnici necessari, stanno provvedendo a farlo. Non mancherà da parte nostra una attenta e puntuale verifica che tutti gli istituti contrattuali siano applicati in coerenza con il dettato contrattuale.

Non abbiamo dubbi che il nuovo corso che si è avviato con la firma del nuovo contratto, atteso per troppo tempo, vedrà un rinnovato spirito collaborativo in tutte le comunità lavorative finalizzato ad un miglioramento collettivo indispensabile a confermare i risultati ottenuti dagli Enti Previdenziali, e soprattutto al raggiungimento di nuovi obiettivi.

Roma, 27 febbraio 2020

 

 

Il Coordinatore Nazionale

Andrea Ladogana

comunicato_1_2020

 

Annamaria Furlan scrive agli iscritti in questa fase di grave emergenza sanitaria

Care Amiche e Cari Amici,
in questa fase di grave emergenza sanitaria del nostro Paese desidero esprimere tutta la mia
solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ai pensionati, a tutti i nostri iscritti e delegati delle zone colpite
dall’epidemia di Coronavirus.
È giusto non creare allarmismi nella popolazione, ma è chiaro che siamo tutti molto preoccupati per
la diffusione di questa malattia e per le ripercussioni che questo virus ha già avuto per le attività
economiche e sociali, per l’occupazione e la vita di tante persone.
Un grande sindacato come la Cisl non può sottrarsi dal fornire un contributo attivo alla campagna di
informazione per prevenire la diffusione del Coronavirus nelle aziende, nei servizi pubblici, nelle
scuole, in tutti i luoghi di lavoro, ma anche nelle nostre sedi sindacali, nei nostri patronati, nei Caf e
negli altri enti di servizio. Dobbiamo dare tutti un contributo straordinario di servizio e di
disponibilità in questo momento di emergenza nazionale.
Ecco perché voglio ringraziare di cuore tutte le lavoratrici, i lavoratori, tutti i nostri delegati
aziendali impegnati in queste ore nel settore della sanità e dei servizi pubblici, per il sostegno alle
persone contagiate e alle comunità delle regioni colpite dall’infezione.
Abbiamo già incontrato in queste giornate il Ministro del Lavoro e altri incontri sono in programma
nelle prossime ore con altri Ministeri e istituzioni statali e regionali per assicurare a tutti i lavoratori,
privati e pubblici, coinvolti dalle ordinanze relative al Coronavirus, un sostegno al reddito e gli
ammortizzatori sociali per poter affrontare questa fase di emergenza sanitaria.
Non lasceremo nessuno da solo a fronteggiare questa crisi che rischia di avere delle conseguenze
gravi in tanti settori produttivi della nostra economia.
Questo è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è
avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese.
La Cisl è un presidio democratico di tutela dei diritti delle persone, di servizio per i cittadini, di
assistenza per le comunità e per i più deboli.
Sono certa che non verrà meno il vostro impegno, la vostra grande professionalità e la vostra
attenzione verso tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, le donne, i giovani, gli immigrati, verso
tutti i nostri iscritti.
Vi saluto con grande riconoscenza e affetto

Coronavirus. Petriccioli (Cisl Fp), Grave ritardo delle direttive. Garantire prevenzione, sicurezza e tutela economica

Roma, 24 febbraio 2020 – “Va adottato quanto prima un dispositivo normativo che garantisca la continuità dei servizi pubblici e livelli di prevenzione e sicurezza il più possibile uniformi su tutto il territorio nazionale anche ricorrendo a strumenti di flessibilità straordinari, lavoro a distanza e smart working. I lavoratori dipendenti dagli uffici chiusi non devono essere penalizzati. Occorre garantire la prevenzione, la sicurezza e la tutela economica del lavoro anche nei servizi pubblici sussidiari ed esternalizzati, apprestando idonei ammortizzatori sociali” . Lo ha dichiarato il Segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, commentando l’incontro di Cgil, Cisl e Uil e delle federazioni di categoria del pubblico impiego con il Ministro della PA, Fabiana Dadone.

“Occorre dotare i lavoratori e le lavoratrici dei dispositivi di prevenzione individuali necessari – prosegue -, in relazione alla tipologia del lavoro svolto ed evitare che, soprattutto nei presidi sanitari, che il personale venga sottoposto a turni e a carichi di lavoro massacranti, compromettendo l’efficacia dei servizi e mettendo a rischio le persone interessate”.

“Abbiamo chiesto che la direttiva che il Ministro si è impegnato a fare determini le condizioni per un’applicazione flessibile, in senso permissivo, delle norme di legge e contrattuali vigenti, riguardanti la disciplina delle assenze e dei ritardi, evitando che i lavoratori collocati in quarantena o che non possano raggiungere il loro posto di lavoro, in quanto residenti nelle ‘zone rosse’ non subiscano alcuna decurtazione del proprio trattamento economico. Ad oggi i lavoratori sono stati lasciati spesso soli nella gestione dell’emergenza e registriamo un grave ritardo nella predisposizione di misure e strumenti di prevenzione e tutela che va rapidamente colmato. Ci aspettiamo che fin dalle prossime ore il Ministero intervenga, dando una risposta positiva all’insieme degli aspetti critici da noi segnalati”, ha concluso Petriccioli.

Coronavirus. Petriccioli (Cisl), È momento della coesione ma situazione negli ospedali divenuta grave. Chiesto confronto con Ministro Dadone

Roma, 24 febbraio 2020 – “In momenti delicati come questi, dobbiamo certamente mettere da parte le polemiche per ritrovare quello spirito di grande fiducia e coesione nazionale, al cuore delle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Mattarella”. Lo scrive, sul proprio profilo Facebook, il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, riferendosi alla gestione del Coronavirus in Italia.
“Ho ricevuto – prosegue, riferendosi alla gestione dei malati negli ospedali – numerosi messaggi da parte di chi sta operando nelle strutture lombarde. Colleghi che denunciano situazioni al limite della sopportabilità, con le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti sanitari che stanno sostenendo, in queste ore turni da oltre 13 ore, chiusi negli ospedali da giorni per non rischiare di infettare, tornando a casa, i propri familiari. Nel resto d’Italia, anche in luoghi nei quali non si sta gestendo alcuna emergenza, le cose non vanno meglio, con i luoghi di pronto soccorso che devono gestire centinaia di persone che lamentano sintomi similari al coronavirus ma che non sono affetti dalla malattia”.
“Adesso è il tempo, per le parti sociali, di mostrare una grande unità di intenti, remando tutti nella stessa direzione. Faremo la nostra parte, a cominciare dalla richiesta di confronto con il ministro della Pa, Fabiana Dadone, che speriamo possa esserci già nella giornata di oggi. Saremo responsabili come abbiamo sempre fatto ma lo diciamo fin da ora: non intendiamo fare sconti a chi continua a ritenere i servizi pubblici un costo, chiedendo poi sacrifici immani ai lavoratori quando dobbiamo affrontare emergenze o calamità naturali”, conclude Petriccioli.

Il decalogo elaborato dalla Task Force Comunicazione ISS su fonti di OMS, ECDC e ISS.

Le istruzioni del Ministero della Salute per un corretto lavaggio delle mani