“Gettare semi al vento per far fiorire il futuro”

Chi conosceva Fabio Migliorini sa che era una persona che non si poteva limitare alla sola dimensione pubblica: quel metro che misura ognuno di noi tra lavoro, famiglia e passioni.

Fabio, a dispetto del fisico imponente, era una persona gentile, ma allo stesso tempo era un uomo di passione, e la manifestava in tutti gli aspetti della sua vita.

Era un lavoratore dell’Inpgi, Ente in cui era entrato nel lontano 1987, e raccontava sempre che probabilmente l’Inpgi l’aveva preservato e messo al sicuro dagli effetti che la passione politica gli avrebbe potuto causare, in un tempo in cui le lotte e i contrasti politici causavano dispiaceri più che soddisfazioni.

Era rimasto vedovo troppo giovane, ma anche lì la sua passione gli aveva permesso di crescere Chiara e Alessandro da solo, donando ai suoi figli tutto l’amore di cui era capace.

Era appassionato di psicologia, e chi aveva modo di scambiarci due chiacchiere può confermare che era piacevole, se se ne aveva occasione, confrontarsi su questo o sul quel tema relativo allo studio della psiche umana.

Era un grande romanista, e seguiva le gesta della sua squadra nelle partite casalinghe dalle tribune dello stadio.

La dimensione più nota però, per noi, era quella del sindacalista, un mestiere antico in cui Fabio esprimeva tutta la sua passione civile.

Da anni aveva assunto la responsabilità di Coordinatore Generale delle Casse di Previdenza per la CGIL.

Insieme abbiamo condiviso i percorsi per i rinnovi contrattuali di Comparto e dei singoli Enti, e Fabio ha sempre manifestato la sua propensione alla difesa dei più deboli: nel rinnovo contrattuale del 2019 da una sua proposta, condivisa da tutti, nacque la contrattualizzazione del D. Lgs. 80 del 2015, permettendo la trasformazione di una concessione in un diritto con l’introduzione (art. 19 bis ccnl casse) del congedo retribuito per le donne vittime di violenza di genere.

La sua gentilezza non gli impediva, quando le opinioni discordavano, con le amministrazioni o anche tra sindacalisti, di essere duro nel difendere le proprie opinioni. E quando questo accadeva non si risparmiava in quanto a testardaggine.

Oggi con il cuore colmo di tristezza salutiamo un compagno, uno con cui appunto abbiamo diviso il pane: tra una riunione e l’altra, tra un commento su questo o quel fatto, davanti alla macchinetta del caffè o sui marciapiedi tra via Buonarroti e via Ferruccio.

E ci mancherà davvero tanto il suo sorriso gentile che gli portava a scrivere nel suo profilo whatsapp: “Gettare semi al vento per far fiorire il futuro”,

CIAO FABIO!

 

I Colleghi, gli amici e i compagni della CISL FP Casse Previdenziali.