INARCASSA – Verso il rinnovo del CIA

Carissime, Carissimi,

nel corso dell’incontro tenutosi “da remoto”  il 7 Luglio u.s., si è svolta un’ulteriore e decisiva tappa di avvicinamento al rinnovo del contratto integrativo aziendale per il personale  non dirigente di Inarcassa.

Con l’accordo in questione, che  contiamo di illustrare nel corso di una prossima assemblea unitaria, si da innanzitutto piena attuazione al dettato del Ccnl mediante l’introduzione dell’elemento distinto della retribuzione.

Si armonizza a tal fine il Premio Aziendale di Risultato, al quale vengono destinate ulteriori risorse, introducendo criteri in parte innovativi che rispettano l’esigenza di conservare un sostanziale equilibrio tra la funzione premiale  connaturata all’istituto senza disattendere la funzione altresì retributiva rivestita dal medesimo sin dall’origine.

Risorse specifiche sono destinate all’introduzione di iniziative di welfare e misure di sostegno al reddito, per le quali è già stato previsto un ulteriore sviluppo sin dal prossimo anno.

Si conferma la disciplina di alcuni istituti previgenti quali ad esempio l’orario di lavoro ed il part-time.

Si consolidano il sistema dei permessi, delle indennità, dei benefici assistenziali.

Si introducono, come  nel caso del premio di anzianità, misure per il superamento di  antichi e finora mai sanati disallineamenti con  il dettato contrattuale.

Per ultimo, ma non certo in ordine d’importanza, ci preme evidenziare come questa stagione negoziale segni un ulteriore passo di un percorso già avviato, verso la  restituzione  ad Inarcassa, con l’apporto di tutte le componenti, di un positivo e si spera stabile sistema di relazioni sindacali, che pur nel rispetto dei rispettivi ruoli e responsabilità, sia capace di caratterizzarsi per reciproca lealtà, correttezza e trasparenza.

Nel mentre ci accingiamo a completare il lavoro fin qui svolto, nella consapevolezza che già si profilino ulteriori esigenze, quali quella di  disciplinare il lavoro a distanza   proiettando  l’Ente oltre la fase emergenziale,  siamo  fiduciosi che   il nuovo c.i.a. , se si saprà dare  giusto e corretto rilievo agli elevati livelli di professionalità, senso di responsabilità e consapevolezza della mission aziendale largamente diffusi nel tessuto aziendale e dare   piena attuazione a tutti gli strumenti previsti dal Ccnl, saprà fungere da efficace volano per la  creazione di servizi di sempre maggiore qualità e soddisfazione per l’utenza.

                                                                                                             Per la R.S.A.

Gaetano Romanelli

Inviata ai Presidenti la piattaforma di proposte per il rinnovo del CCNL del triennio 2022/2024

A seguito della disdetta comunicata ai Presidenti delle Casse le Organizzazioni Sindacali hanno proceduto alla trasmissione delle proposte per definire il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti degli Enti previdenziali.

Gli elementi caratterizzanti sono sostanzialmente due, la piattaforma è pressoché unitaria, per la prima volta, infatti, vede la sottoscrizione di tutti i Sindacati ecciozion fatta per la Cisal che procederà autonomamente. L’altro elemento è che, per quanto riguarda le parti sociali, ci sono tutte le condizioni per un rapido rinnovo che permetterebbe di sottoscrivere il testo in vigenza, un evento che raramente è accaduto nella storia delle contrattazioni.

PROPOSTE PER IL RINNOVO DEL CCNL ADEPP 2022_2024 (1)

Nannicini: “Un sistema di relazioni industriali ordinato è un elemento di valutazione per noi importante.”

Nel corso dell’audizione del Presidente Diego Buono, Cipag, in programma oggi nella Commissione di Vigilanza sugli Enti previdenziali nel quadro dell’indagine conoscitiva avviata dalla commissione stessa lo  scorso maggio, è emersa la questione in essere presso l’istituto previdenziale dei geometri che ha visto le Organizzazioni Sindacali costrette a ricorrere alle vie legali, avviando un procedimento ex art. 28 L. 300/70.

Nel merito il Presidente Buono rispondendo a una richiesta di chiarimento avanzata dal Deputato Fassina, relativamente alla rappresentatività sindacale, ha elencato tutta una serie di ragioni, sue, giustificando la condotta assunta durante la trattativa per il rinnovo del Contratto di secondo livello.

Ci permettiamo di sottolineare su come il Presidente della Commissione di Vigilanza, chiudendo i lavori, abbia evidenziato l’importanza di un sistema di relazioni industriali corretto e rispettoso, un sistema ordinato che per la Commissione è “elemento di valutazione importante”.

Non può che essere una notizia favorevole sapere che prossimamente la Commissione procederà, come annunciato dallo stesso Sen. Nannicini nella seduta di oggi, ad audire le Organizzazioni Sindacali operanti nelle Casse di Previdenza. Una conferma che l’azione svolta in questi anni è stata fondamentale, e che il ruolo delle Organizzazioni Sindacali, benché ancora ci sia qualcuno che preferisca che il confronto avvenga solo tramite sterili contrapposizioni, si sostanzia anche nel fornire il contributo a rintracciare le migliori soluzioni possibili al fine di rafforzare un modello gestionale che sempre più spesso dimostra più ombre che luci. Soprattutto quando viene a costruirsi un sistema di relazioni industriali disordianto e caotico.

Arturo Bandini

 

Link della seduta: https://webtv.camera.it/evento/18514

convenzionicislfp.it – Sempre a portata di smartphone

Il nuovo sito che permette di accedere a convenzioni e servizi, pensati appositamente per gli iscritti e simpatizzanti della Cisl FP, lo puoi scaricare direttamente sul tuo cellulare.

 

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Inviata la disdetta, unitaria, del CCNL Casse.

Le Organizzazioni Sindacali, per la prima volta da quando i decreti legislativi 509 e 103 istituirono gli Enti di Previdenza privata, hanno comunicato con data 2 giugno la disdetta unitaria del Contratto Collettivo di Lavoro per il Personale Dipendente impiegato negli Istituti previdenziali.

E’ una conferma del grande lavoro svolto negli ultimi anni, un impegno che ha restituito al Movimento Sindacale il ruolo e la funzione che gli spetta.

Nella trattativa che nel 2018 portò al rinnovo del CCNL, scaduto da anni, Fp Cgil. Cisl Fp e Uil Pa decisero di procedere unitariamente alla comunicazione di disdetta e presentarono una piattaforma unitaria. Sul tavolo di contrattazione tutte le sigle si impegnarono al fine di far prevalere l’interesse collettivo delle lavoratrici e dei lavoratori sugli interessi di parte e di bandiera, mettendo da parte le divisioni e le differenze. Quello sforzo portò a un rinnovo del CCNL che ha permesso un miglioramento e il giusto riconoscimento delle professionalità che quotidianamente operano nelle Casse di Previdenza. L’essere riusciti a non interrompere quel percorso di unità, ma addirittura a potenziarlo coinvolgendo tutte le Organizzazioni, è l’ulteriore conferma di quanto i Sindacati operanti nelle Casse siano coscienti delle responsabilità che hanno nella funzione svolta.

La sfida che ora si pone a entrambi le parti in causa, datoriale e sindacale, è capire se nelle Casse Previdenziali sussistano le condizioni di rinnovo del CCNL in vigenza di quello in scadenza, cosa che nel nostro Paese non accade in nessun comparto perlomeno da quarant’anni. Una trattativa che inizia con gli effetti della drammatica pandemia da Covid 19 ancora presenti nelle vite di ognuno di noi.

Il peso delle morti, delle conseguenze personali ed economiche, degli stravolgimenti complessivi è ben chiaro ai delegati sindacali che siederanno al tavolo. Quanto il Coronavirus abbia ferito e martoriato i singoli individui, e le intere comunità, è un elemento che necessariamente, almeno per chi davvero svolge il proprio ruolo con coscienza e responsabilità, dovrà ispirare le condotte e le azioni di ciascuno. Crediamo fermamente che non sia più il tempo di provocazioni né tanto meno di manifestazioni di arroganza fini a se stesse.

E’ il tempo della serietà e della responsabilità.

Il sistema delle Casse Previdenziali si avvia a celebrare il suo trentennio di vita, una lunga parabola caratterizzata non sempre da luci, e così come alla sua istituzione la sottoscrizione del CCNL fu condizione necessaria per l’avvio di questo lungo percorso, questo rinnovo auspichiamo sia finalizzato a una riforma, ormai improcrastinabile, che rafforzi e perfezioni il modello gestionale delle Casse, depurandolo dalle numerose disfunzionalità che negli anni il sistema ha spesso manifestato.

Da parte delle Organizzazioni Sindacali l’impegno, sostanziato con i fatti, sarà massimo.

 

Andrea Ladogana

Coordinatore Nazionale CISL FP – Casse Previdenziali

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Inpgi: Audizione commissione bicamerale

Il 27 maggio  si è svolta presso la Commissione Parlamentare di Controllo sull’attività degli Enti Gestori di forme Obbligatorie di Previdenza e Assistenza Sociale, con l’audizione di Marina Macelloni, presidente e di Mimma Iorio, direttrice generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola” (INPGI), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all’efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all’equilibrio delle gestioni.

Sono state evidenziate le diverse riforme messe in campo e approvate dal 1998 al 2016 per porre in equilibrio i trattamenti previdenziali al sistema generale, non sufficienti al riequilibrio del disavanzo economico ad oggi pari a 242 milioni di euro.

L’Inpgi è l’unica Cassa di previdenza privata sostitutiva dell’Ago, un compito che in dieci anni ha comportato un esborso di 500 milioni per gli ammortizzatori sociali.

La soluzione prospettata dall’INPGI, potendo incidere in minima parte sulle prestazioni e sulla riduzione di costi, è l’allargamento della platea degli iscritti con l’inclusione dei comunicatori, anticipando dal 2023 al 2022 quanto già previsto dal legislatore nel 2019.

I componenti della Commissione hanno prospettato diversi scenari a cui l’INPGI potrebbe andare incontro nel breve termine. Tra questi il ritorno dell’INPGI come Ente pubblico antecedente alla privatizzazione; Gestione speciale sul modello ex-INPDAI, fiscalizzazione sugli arretrati degli ammortizzatori sociali (sollievo temporaneo e non risolutivo) ed infine allargamento platea iscritti (criticità da parte delle associazioni comunicatori privati) .

Sono stati richiesti diversi chiarimenti in materia di patrimonio immobiliare, stratificazione contenzioso contributivo (2/3 no morosità) ed infine sullo stato di avanzamento del tavolo tecnico, presso la presidenza del consiglio dei ministri cui partecipano Ministero Lavoro, MEF, Ragioneria Generale dello Stato, Sottosegretario delega Editoria, cui si è chiesto di allargare anche al Ministero delle Funzione Pubblica per i comunicatori con contratto pubblico.

Disponibiltà dell’INPGI ad ulteriori sacrifici, che da soli non saranno sufficienti alla ristrutturazione del debito strutturale e necessità di ampliamento della platea coinvolgendo al tavole tecnico i Sindacati Confederali rappresentanti dei comunicatori privati, assicurando la giusta attenzione alla loro richieste e ai dubbi e preoccupazioni ad un passaggio in INPGI dalla gestione pubblica attuale, assicurando l’efficienza della cassa privata rendendo stabile e appetibile il passaggio mediante offerte di Welfare e protezione.

Al netto delle difficoltà specifiche emerse in seno all’ente di previdenza dei giornalisti, la crisi è probabilmente di sistema. Un sistema, quello delle casse, che va riformato per poterne difendere il modello.

Inpgi: Nannicini, priorità tutelare pensioni dei giornalisti

(ANSA) – ROMA, 27 MAG – Nel corso dell’audizione di questo pomeriggio dei vertici dell’Inpgi, Istituto di previdenza dei giornalisti, nella Commissione bicamerale Enti gestori di forme di previdenza, “è emersa l’urgenza di un intervento strutturale per trovare una soluzione alle difficoltà dell’Istituto legate prioritariamente all’erosione della platea di iscritti”. Lo fa sapere lo stesso organismo parlamentare, presieduto dal senatore del Pd Tommaso Nannicini, secondo cui “dobbiamo tener conto di un mondo che, anche per l’avvento del digitale, sta cambiando velocemente. Il nostro impegno è quello di tutelare le pensioni dei giornalisti”, ha scandito. L’audizione di oggi della presidente e del direttore Marina Macelloni e Mimma Iorio ha fatto affiorare “e criticità, ma anche il lavoro per provare a rilanciare l’Istituto. La nostra Commissione manterrà aperta l’interlocuzione per comprendere quali siano i percorsi che verranno intrapresi e quali iniziative possiamo mettere in campo. Il Governo ha un tavolo aperto, che speriamo possa dare una risposta in tempi brevi, la Commissione a sua volta continuerà a vigilare, affinché si arrivi a una definizione positiva della situazione”, è la conclusione di Nannicini.

Lavoro: Fassina, sempre piu’ grave condizione in Cassa Geometri

(AGI) – Roma, 24 mag. – “L’abbiamo evidenziata al governo e, in particolare, al ministero vigilante, il ministero del Lavoro, con una interrogazione nelle settimane scorse. Nel frattempo era inevitabile che chi davvero rappresenta i lavoratori e le lavoratrici nel comparto della previdenza privata denunciasse il presidente per comportamento anti-sindacale, in violazione dell’Art 28 dello Statuto dei Lavoratori, determinato dalla firma del contratto di secondo livello con un sindacato di comodo senza alcuna rappresentativita’. Chiediamo al ministero del Lavoro di avviare al piu’ presto un’ispezione su quanto avviene in Cassa Geometri e di rispondere con la massima urgenza alla nostra interrogazione”. A dirlo e’ Stefano FASSINA, deputato Leu e consigliere di Sinistra Per Roma.