Annamaria Furlan scrive agli iscritti in questa fase di grave emergenza sanitaria

Care Amiche e Cari Amici,
in questa fase di grave emergenza sanitaria del nostro Paese desidero esprimere tutta la mia
solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ai pensionati, a tutti i nostri iscritti e delegati delle zone colpite
dall’epidemia di Coronavirus.
È giusto non creare allarmismi nella popolazione, ma è chiaro che siamo tutti molto preoccupati per
la diffusione di questa malattia e per le ripercussioni che questo virus ha già avuto per le attività
economiche e sociali, per l’occupazione e la vita di tante persone.
Un grande sindacato come la Cisl non può sottrarsi dal fornire un contributo attivo alla campagna di
informazione per prevenire la diffusione del Coronavirus nelle aziende, nei servizi pubblici, nelle
scuole, in tutti i luoghi di lavoro, ma anche nelle nostre sedi sindacali, nei nostri patronati, nei Caf e
negli altri enti di servizio. Dobbiamo dare tutti un contributo straordinario di servizio e di
disponibilità in questo momento di emergenza nazionale.
Ecco perché voglio ringraziare di cuore tutte le lavoratrici, i lavoratori, tutti i nostri delegati
aziendali impegnati in queste ore nel settore della sanità e dei servizi pubblici, per il sostegno alle
persone contagiate e alle comunità delle regioni colpite dall’infezione.
Abbiamo già incontrato in queste giornate il Ministro del Lavoro e altri incontri sono in programma
nelle prossime ore con altri Ministeri e istituzioni statali e regionali per assicurare a tutti i lavoratori,
privati e pubblici, coinvolti dalle ordinanze relative al Coronavirus, un sostegno al reddito e gli
ammortizzatori sociali per poter affrontare questa fase di emergenza sanitaria.
Non lasceremo nessuno da solo a fronteggiare questa crisi che rischia di avere delle conseguenze
gravi in tanti settori produttivi della nostra economia.
Questo è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è
avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese.
La Cisl è un presidio democratico di tutela dei diritti delle persone, di servizio per i cittadini, di
assistenza per le comunità e per i più deboli.
Sono certa che non verrà meno il vostro impegno, la vostra grande professionalità e la vostra
attenzione verso tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, le donne, i giovani, gli immigrati, verso
tutti i nostri iscritti.
Vi saluto con grande riconoscenza e affetto

Coronavirus. Petriccioli (Cisl Fp), Grave ritardo delle direttive. Garantire prevenzione, sicurezza e tutela economica

Roma, 24 febbraio 2020 – “Va adottato quanto prima un dispositivo normativo che garantisca la continuità dei servizi pubblici e livelli di prevenzione e sicurezza il più possibile uniformi su tutto il territorio nazionale anche ricorrendo a strumenti di flessibilità straordinari, lavoro a distanza e smart working. I lavoratori dipendenti dagli uffici chiusi non devono essere penalizzati. Occorre garantire la prevenzione, la sicurezza e la tutela economica del lavoro anche nei servizi pubblici sussidiari ed esternalizzati, apprestando idonei ammortizzatori sociali” . Lo ha dichiarato il Segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, commentando l’incontro di Cgil, Cisl e Uil e delle federazioni di categoria del pubblico impiego con il Ministro della PA, Fabiana Dadone.

“Occorre dotare i lavoratori e le lavoratrici dei dispositivi di prevenzione individuali necessari – prosegue -, in relazione alla tipologia del lavoro svolto ed evitare che, soprattutto nei presidi sanitari, che il personale venga sottoposto a turni e a carichi di lavoro massacranti, compromettendo l’efficacia dei servizi e mettendo a rischio le persone interessate”.

“Abbiamo chiesto che la direttiva che il Ministro si è impegnato a fare determini le condizioni per un’applicazione flessibile, in senso permissivo, delle norme di legge e contrattuali vigenti, riguardanti la disciplina delle assenze e dei ritardi, evitando che i lavoratori collocati in quarantena o che non possano raggiungere il loro posto di lavoro, in quanto residenti nelle ‘zone rosse’ non subiscano alcuna decurtazione del proprio trattamento economico. Ad oggi i lavoratori sono stati lasciati spesso soli nella gestione dell’emergenza e registriamo un grave ritardo nella predisposizione di misure e strumenti di prevenzione e tutela che va rapidamente colmato. Ci aspettiamo che fin dalle prossime ore il Ministero intervenga, dando una risposta positiva all’insieme degli aspetti critici da noi segnalati”, ha concluso Petriccioli.

Coronavirus. Petriccioli (Cisl), È momento della coesione ma situazione negli ospedali divenuta grave. Chiesto confronto con Ministro Dadone

Roma, 24 febbraio 2020 – “In momenti delicati come questi, dobbiamo certamente mettere da parte le polemiche per ritrovare quello spirito di grande fiducia e coesione nazionale, al cuore delle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Mattarella”. Lo scrive, sul proprio profilo Facebook, il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, riferendosi alla gestione del Coronavirus in Italia.
“Ho ricevuto – prosegue, riferendosi alla gestione dei malati negli ospedali – numerosi messaggi da parte di chi sta operando nelle strutture lombarde. Colleghi che denunciano situazioni al limite della sopportabilità, con le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti sanitari che stanno sostenendo, in queste ore turni da oltre 13 ore, chiusi negli ospedali da giorni per non rischiare di infettare, tornando a casa, i propri familiari. Nel resto d’Italia, anche in luoghi nei quali non si sta gestendo alcuna emergenza, le cose non vanno meglio, con i luoghi di pronto soccorso che devono gestire centinaia di persone che lamentano sintomi similari al coronavirus ma che non sono affetti dalla malattia”.
“Adesso è il tempo, per le parti sociali, di mostrare una grande unità di intenti, remando tutti nella stessa direzione. Faremo la nostra parte, a cominciare dalla richiesta di confronto con il ministro della Pa, Fabiana Dadone, che speriamo possa esserci già nella giornata di oggi. Saremo responsabili come abbiamo sempre fatto ma lo diciamo fin da ora: non intendiamo fare sconti a chi continua a ritenere i servizi pubblici un costo, chiedendo poi sacrifici immani ai lavoratori quando dobbiamo affrontare emergenze o calamità naturali”, conclude Petriccioli.

Il decalogo elaborato dalla Task Force Comunicazione ISS su fonti di OMS, ECDC e ISS.

Le istruzioni del Ministero della Salute per un corretto lavaggio delle mani

AdEPP. Firmato il CCNL

Oliveti, AdEPP  “Un contratto che rispetta la natura privata degli Enti, i cambiamenti in atto e l’intera sfera lavorativa e sociale dei dipendenti”

Ladogana, Cisl “Dopo un decennio si rimette al centro uno strumento indispensabile per la definizione dei doveri e dei diritti”

Esprimono soddisfazione per la firma del Contratto Collettivo Nazionale AdEPP 2019-2021, sottoscritto oggi presso la sede dell’Associazione, sia i Presidenti delle Casse di previdenza private aderenti ad AdEPP sia le sigle sindacali.

“Dopo dieci anni, oggi abbiamo firmato un contratto che rispecchia pienamente sia la natura privata degli Enti sia i cambiamenti in atto – ha detto il Presidente dell’AdEPP e dell’Enpam, Alberto Oliveti – rispettando e tenendo al centro del proprio interesse l’intera sfera lavorativa e sociale dei dipendenti delle Casse di previdenza privata e dell’Associazione stessa”.

“Il documento è frutto di un grande lavoro comune – ha concluso il Presidente Oliveti – Voglio ringraziare tutti e sottolineare che entrambe le parti hanno dimostrato di avere un unico, comune interesse ossia la tutela dei lavoratori, dei diritti e dei doveri che sono elementi fondanti  della nostra democrazia”.

“Esprimiamo piena soddisfazione per la sottoscrizione del CCNL che contiene elementi di tutela dei lavoratori in linea con la conciliazione vita/lavoro – ha sottolineato Andrea Ladogana (Cisl) in rappresentanza di tutte le sigle sindacali presenti – Dopo un decennio si rimette al centro il contrato nazionale come strumento indispensabile per la definizione dei doveri e dei diritti dei lavoratori. Inoltre si riallineano anche le condizioni economiche con l’adeguamento dei tabellari”.

CCNL-triennio-2019-2021-definitivo-11-dicembre-2019

Roma 15 gennaio 2020