Convenzioni CISL FP Lazio

Caro/a iscritto/a,
la CISL FP LAZIO ha stipulato delle nuove interessanti Convenzioni con:

-AURELI IMMOBILIARE SRL, gruppo di Agenzie, Agenti Immobiliari e Consulenti. Per gli iscritti CISL FP sono previste le seguenti agevolazioni: – Provvigione per la vendita dell’immobile dell’1% + IVA- Attestato Energetico (A.P.E.) gratuito – Controllo documentazione – Assistenza e presenza al preliminare e all’atto notarile.
Ecco tutte le informazioni: [ https://fplazio.cisl.it/index.php/convenzioni-lazio/1608-convenzione-aureli-immobiliare ]https://fplazio.cisl.it/index.php/convenzioni-lazio/1608-convenzione-aureli-immobiliare

– NETTUNENSE GOMME offre agli iscritti della Cisl Fp Lazio servizi ad un prezzo vantaggioso.
* Revisioni auto e moto finto a 3,5 T al prezzo di € 60,00 anziché € 66,88
* Sconto del 25% sul prezzo di listino dei pneumatici
* Cambio pneumatici stagionali con equilibratura € 30,00 anziché € 40,00
* Riparazione pneumatico € 5,00 anziché € 10,00
* Convergenza autovettura € 25,00 anziché € 30,00
* Ricarica aria condizionata € 40,00 anziché € 70,00
* Deposito pneumatici gratuito
* Tagliando in garanzia “Officina a posto”.
Ecco tutte le informazioni: [ https://fplazio.cisl.it/nettunense-gomme ]https://fplazio.cisl.it/nettunense-gomme

Ti ricordiamo le numerose Convenzioni attive, visita la pagina del nostro sito dedicata alle Convenzioni: [ https://fplazio.cisl.it/index.php/servizi-agli-iscritti-convenzioni ]https://fplazio.cisl.it/index.php/servizi-agli-iscritti-convenzioni

Riflessioni unitarie di Cisl Fp, fp cgil, uil fpl e uil pa sul rinnovo dei contratti pubblici

Cara/o iscritta/o alla Cisl Fp,
con la presente sono ad inviarti le riflessioni di Cisl Fp, fp cgil, uil fpl e uil pa in merito all’attuale fase di interlocuzione con il Governo, nell’ambito dei lavori della legge di bilancio al fine di realizzare gli obiettivi che ci siamo posti, unitariamente, come sindacato confederale per il rinnovo dei contratti pubblici.
un cordiale saluto,
Il segretario generale Cisl Fp
Maurizio Petriccioli

Lettera_unitaria

CCNL ADEPP: ULTERIORE PASSO AVANTI NELLA DEFINIZIONE DEL NUOVO TESTO CONTRATTUALE

 

Nell’incontro tenutosi in data odierna presso la sede Adepp le parti, in un ripristinato clima di corrette relazioni sindacali, hanno proseguito il confronto di merito rispetto al rinnovo del contratto collettivo che le lavoratrici e i lavoratori attendono da troppo tempo.

Il tavolo è stato aggiornato al 12 novembre con l’impegno reciproco ad utilizzare il tempo disponibile per la definizione dei testi partendo dalle piattaforme consegnate al tavolo.

Ribadiamo l’esigenza di arrivare alla stipula nel più breve tempo possibile che permetta uno strutturale adeguamento salariale e la ridefinizione degli istituti normativi.

Sergio Retini è il nuovo Vice Presidente Enpaia

(Roma – 16.10.2019)  Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enpaia  ha nominato oggi all’unanimità  il Dott. Sergio Retini Vicepresidente della stessa Fondazione.

Il Dott. Retini è stato segretario generale della Fat Cisl dell’Emilia Romagna, poi segretario nazionale della Fai Cisl ed ha ricoperto la carica di sindaco della città di Russi in provincia di Ravenna dal 2009 al 2019.

Retini sostituisce l’ex Vice Presidente, Pier Paolo Baretta, che ha rassegnato le dimissioni dall’incarico lo scorso 16 settembre, dopo la nomina a Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e Finanze.

CCNL – importanti passi avanti nella trattativa

Durante i lavori della giornata di ieri le parti, dopo mesi di lavoro, hanno raggiunto una condivisione di massima rispetto ai seguenti punti salienti della trattativa in corso per il rinnovo del CCNL delle casse e delle fondazioni previdenziali:

– PREMIO DI RISULTATO.
– ELEMENTO DISTINTO DELLA RETRIBUZIONE.
– PROGRESSIONI DI LIVELLO (art. 47 CCNL)
– ASSEGNI APICALI.

Rispetto al primo punto il premio dovrà rispondere a principi tesi al coinvolgimento di tutto il personale dipendete valorizzando il merito e gli apporti di efficienza e qualità.
I criteri di valutazione saranno oggetto di informazione preventiva alle parti sociali.

Rispetto al secondo punto a decorrere dal 1/1/21 verrà riconosciuto un elemento distinto della retribuzione pari al 8% della retribuzione tabellare vigente.

Rispetto alle progressioni retributive di livello, queste verranno riconosciute, ad eccezione che:
– Non si sia ottemperato all’art. 2104 del Codice Civile.
– Presenza in servizio inferiore a 180 gg annui nel periodo di maturazione fatte salve le assenze equiparate alla presenza in servizio (maternità e paternità; lutto, L. 53/00, permessi L. 104/92) -DA APPROFONDIRE-

Rispetto agli assegni apicali è riconosciuto un secondo assegno successivo all’esistente di pari importo e con le stesse modalità di erogazione.

Questo punto di intesa, raggiunto dopo mesi di lavoro, è finalmente una seria base di partenza per la redazione definitiva del nuovo testo contrattuale.

Sulla parte economica controparte ha manifestato, elemento non scontato e non indifferente, la disponibilità a riconoscere un quantum per il triennio 16/18.

Nel prossimo incontro, dopo confronto con i rappresentati sindacali aziendali, le OO. SS. si sono impegnate a inviare a controparte, prima del prossimo incontro del tavolo, un documento che analizzi i punti trattati e fornisca una proposta complessiva su tutto il testo del CCNL.

Fp Cgil
Cisl Fp
UilPa
Ugl Terziario
Cisal Fialp
Dirpubblica
Cida Sindepp
Confsal

Assemblea Nazionale dei delegati e delle delegate di Cgil, Cisl, Uil, il 9 Ottobre al Forum di Assago

Assago (Milano), 9 Ottobre 2019 – Al via oggi a Milano, al Forum di Assago, l’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil #dalleparoleaifatti indetta dalle Segreterie Nazionali con l’obiettivo di sostenere col nuovo governo la piattaforma unitaria “LE PRIORITA’ DI CGIL CISL UIL PER IL FUTURO DEL PAESE”, definita lo scorso gennaio e sostenuta con le mobilitazioni e le lotte dei mesi scorsi come la manifestazione nazionale del 9 febbraio. Ad ascoltare i segretari generali Maurizio Landini, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo  diecimila sindacalisti da tutta Italia. Chiaramente sono presenti anche i nostri delegati CISL FP.

Covip. Il quadro di sintesi sulle Casse

Il presidente della COVIP, Mario Padula, ha presentato presso la sede dell’Autorità il “Quadro di sintesi”  (in allegato) dei dati relativi al patrimonio delle Casse professionali e alla loro gestione finanziaria nel 2018 con i confronti rispetto agli anni precedenti.

Il report completo – pubblicato sul sito della COVIP (www.Covip.it) – fornisce il quadro degli aspetti più significativi che caratterizzano le risorse detenute dalle Casse, integrando le informazioni aggregate con elementi di dettaglio riferiti ai singoli portafogli.

Le risorse complessive del settore a valore di mercato a fine 2018 ammontano a 87 miliardi di euro con un aumento del 56,2% rispetto al 2011 e dell’1,9% sul 2017 (+1,6 mld). Su base annuale la crescita media è stata del 6,6%, con valori più marcati nei primi quattro anni (+7,9%) rispetto ai successivi tre anni (+4,9%). In questo quadro restano sempre molto ampie le divergenze sia nelle attività che nelle dinamiche di crescita delle singole Casse: circa il 73% delle risorse totali si riferisce a sole 5 Casse (Enpam, Cassa Forense, Inarcassa, Cassa dottori commercialisti, Enasarco), le prime tre delle quali sommano il 54% del totale dell’attivo (era il 47% nel 2011).

Concorrono a spiegare le diverse dimensioni dell’attivo le differenze tra i saldi previdenziali che dipendono dai regimi contributivi e delle prestazioni, oltre che dalle caratteristiche economiche e socio-demografiche delle diverse platee di riferimento delle singole Casse. Nelle prime quattro Casse, in particolare, si concentra l’80% del flusso netto tra contributi e prestazioni, che è pari a 2,7 mld di euro. Per due Casse (Cassa geometri e Inpgi) le prestazioni superano i contributi; in tutti gli altri casi la differenza è positiva e varia dall’1% (Enpaia) all’8,5% (Enpav).

 La composizione dell’attivo

  • Gli investimenti immobiliari, pari a 19,7 miliardi di euro (19,4 nel 2017), subiscono una leggera riduzione in percentuale dell’attivo (22,7 contro 22,8 %); tra le diverse componenti, è in aumento l’incidenza delle quote di fondi immobiliari (dal 16,1 al 16,5%) mentre diminuisce quella degli immobili detenuti direttamente (dal 6,1 al 5,6%);
  • Gli investimenti in titoli di debito, pari a 32,6 miliardi (31,2 nel 2017), costituiscono il 37,5% dell’attivo registrando un aumento dello 0,9% rispetto al 2017; tra le diverse componenti, rimangono stabili gli investimenti diretti (complessivamente, 22,5%), ma cresce il peso di quelli sottostanti gli OICVM (dal 14,3 al 15%);
  • Gli investimenti in titoli di capitale, pari a 13,8 miliardi di euro (14,8 nel 2017), formano il 15,9% dell’attivo, in significativa flessione rispetto al 17,3 del 2017; tra le diverse componenti, gli investimenti diretti scendono dal 9,5 all’8,2%, quelli sottostanti gli OICVM scendono dal 7,8 al 7,7%.

I portafogli delle Casse

Va rilevata la forte eterogeneità che contraddistingue i portafogli delle singole Casse con un’ampia dispersione e variabilità per quasi tutte le componenti delle attività investite. Il campo di variazione delle quote detenute è elevato per i titoli di Stato (0-72%, la metà dei casi con percentuali comprese tra il 9 e il 26%), per gli OICVM (069%, la metà dei casi tra il 7 e il 35%). Mostrano una dispersione elevata anche i fondi immobiliari (0-68%, la metà dei casi tra il 7 e il 23%) e gli immobili, comprensivi delle partecipazioni in società immobiliari controllate (044%, la metà dei casi compresi tra l’1 e il 16%).

Gli investimenti nell’economia italiana, raffronto tra Casse e Fondi pensione

Il risparmio previdenziale intermediato da Casse e Fondi pensione ha raggiunto dimensioni ragguardevoli: a fine 2018, le risorse totali sono pari a 254,2 miliardidi euro, il 14,4% del PIL: 87 miliardi di euro fanno capo alle Casse e 167,2 miliardi ai Fondi pensione.

Gli investimenti domestici delle Casse ammontano a 35 miliardi di euro, il 40,2% delle attività, in calo dello 0,2% rispetto al 2017; gli investimenti non domestici si attestano a 38,2 miliardi di euro, corrispondenti al 43,9% del totale (+0,6% sul 2017).

Gli investimenti domestici dei Fondi pensione si attestano a 36,7 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici totalizzano 83,1 miliardi di euro. Rispetto al 2017 si osserva una riduzione della quota di investimenti domestici del 2,2%, per oltre la metà imputabile ai titoli di Stato (1,3%).

Complessivamente, le risorse finanziarie destinate alle imprese italiane possono essere calcolate in 9,9 miliardi di euro (10,7 nel 2017), di cui 5,5 (5,6 nel 2017) investiti dalle Casse e 4,4 (5,1 nel 2017) impiegati dai Fondi pensione.

 Assetti regolamentari e organizzativi

Gli assetti regolamentari e i documenti che definiscono le politiche e i processi di investimento delle singole Casse si presentano significativamente diversificati e in taluni casi con scarsa chiarezza, incongruenze e duplicazioni.

Il processo di definizione e progressivo miglioramento degli assetti regolamentari ed organizzativi sarebbe certamente agevolato dall’adozione del regolamento in materia di investimento delle risorse finanziarie, di conflitti di interessi e di depositario. La persistente assenza del regolamento, atteso ormai da otto anni, rappresenta un grave vuoto normativo che va assolutamente colmato, sottolinea il presidente Mario Padula.  Le Casse sono infatti ancora gli unici investitori istituzionali privi di una regolamentazione unitaria in materia di investimenti: una anomalia ormai da superare. Già per i Fondi pensione, del resto, esiste positivamente una regolamentazione di livello primario e secondario. Ed è lungo questo solco che si deve intervenire anche per quanto riguarda le Casse, ribadisce il presidente della COVIP.

Obiettivo dell’ emanando regolamento è di garantire una gestione delle risorse sana e prudente nell’interesse degli iscritti. Col risultato anche di migliorare l’azione di vigilanza nell’ambito di un impianto di regole chiare e omogenee valido per tutto il settore.

“Lo schema del provvedimento – ha spiegato Padula – ha un approccio più di ordine qualitativo che quantitativo. E soltanto per alcune tipologie di strumenti finanziari e beni oggetto di investimento con particolari caratteristiche di liquidabilità e di livello di rischio, fissa soglie-limite in rapporto alle disponibilità complessive. Limiti quantitativi che tra l’altro, significativamente, rappresentano un tratto comune non solo in Europa, come risulta dai dati Ocse”.

“Lo schema di regolamento garantisce poi alle Casse ragionevoli tempi di adeguamento, assicurando loro margini di flessibilità. Si preserva così piena e legittima autonomia nelle decisioni di investimento in funzione delle rispettive specificità, nell’obiettivo di una sempre migliore tutela degli iscritti”.

“Non va trascurato, poi, che è ormai datato l’intero assetto del quadro normativo – risalente agli anni Novanta – che disciplina la gestione delle Casse. Per questo COVIP ribadisce nuovamente l’opportunità di una revisione della disciplina del rapporto tra le amministrazioni vigilanti e le Casse, oggi incentrato sulla repressione di gravi violazioni di legge con il conseguente eventuale commissariamento dell’Ente vigilato. Si potrebbe superare l’esclusività di tale approccio, da mantenere solo per i casi di particolare gravità, introducendoprocedure dotate di adeguata gradualità capaci di superare le inefficienze riscontrate sul piano gestionale e della governance”.

“Nonostante il quadro normativo risulti ancora incompleto, la COVIP ha comunque svolto in questi anni le proprie funzioni di controllo sugli investimenti delle Casse trasmettendo puntuali e dettagliati referti ai Ministeri vigilanti ma anche svolgendo diversi approfondimenti sulle gestioni e attuando iniziative di carattere ispettivo. Particolare attenzione è stata rivolta alla correttezza e linearità del processo decisionale seguito nelle scelte di investimento, al ruolo svolto dagli advisor, ai sistemi di controllo della gestione finanziaria, oltre che alla verifica di specifiche operazioni”.

“Il quadro complessivo di dati e informazioni acquisite da COVIP potrà essere arricchito nei prossimi anni anche grazie all’evoluzione dell’attuale sistema di segnalazioni. Contribuirà – ha concluso Padula –  in questo senso, una più articolata e granulare rappresentazione delle informazioni e il miglioramento del livello di automazione e di flessibilità di utilizzo. Questo progetto, del resto, mette a fattor comune l’esperienza già realizzata dalla COVIP con i Fondi pensione e intende promuovere maggiore consapevolezza da parte degli Enti, con effetti migliorativi sul piano gestionale”.