Concluso il direttivo per la contrattazione del CCNL ADEPP

Si è concluso da poco il direttivo unitario convocato per oggi presso la sede della Cisl FP per discutere gli aggiornamenti sul l’incontro di domani per la contrattazione del CCNL e l’organizzazione di un presidio sotto la sede dove le parti sindacali ed ADEPP si incontreranno per la contrattazione. Da questo incontro è emersa la necessità oggi, più che mai, di rimanere uniti in questo importante momento. Gli obiettivi comuni sono quelli di contrattare per un contratto innovativo, al passo con i tempi e che sappia valorizzare pienamente tutte le figure professionali esistenti e le nuove che di sono nel tempo create all’interno delle casse privatizzate. Domani dalle 16:30 saremo in campo per i diritti di tutti i lavoratori.

L’ADEPP CONVOCA I SINDACATI PER L’APERTURA DEL NEGOZIATO PER IL RINNOVO DEL CCNL DEL TRIENNIO 2019/2021.

Con la comunicazione dello scorso 20 marzo inviata a tutte le Organizzazioni Sindacali operanti nel comparto, il Presidente dell’AdEPP Alberto Oliveti, ha ufficialmente aperto la contrattazione per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sia del Personale non dirigente sia di quello dirigente.

Il contratto delle lavoratrici e dei lavoratori delle Casse e delle Fondazioni Previdenziali Privatizzate, di fatto non vede una reale contrattazione dal lontano 2004, data in cui venne di fatto negoziato l’ultimo testo contrattuale.

Il rinnovo del 2010 introdusse minimi ritocchi in cui le uniche modifiche, a fronte di un rinnovo economico pari ad un aumento del 2,2% (1,6 + 0,6) della retribuzione tabellare, comportò una sostanziosa riduzione dei permessi sindacali e una controversa trattazione della questione dell’ultrattività del testo.

Non ci fu né il tempo né l’opportunità di esaminare quelle necessarie modifiche al CCNL che oggi invece, per entrambi le parti, non sono più rimandabili. Si era infatti, all’indomani di quel famigerato blocco della contrattazione, dichiarato successivamente incostituzionale.

Oggi, per quanto è dato sapere, non ci sono né fattori contingenti, né elementi esterni che impongano limitazioni e/o condizionamenti alla necessaria tempistica per aggiornare il testo contrattuale di circa 2800 lavoratori della Previdenza Privatizzata.

Tanto è vero che Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa, negli ultimi mesi, dopo aver dato disdetta ufficiale nel giugno scorso tramite la comunicazione dei tre segretari Generali, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Nicola Turco, e dopo aver inviato la piattaforma comune di proposte nel dicembre scorso, hanno più volte richiesto l’apertura del tavolo.

Diamo atto al Presidente dell’Enpam, Oliveti, di aver mantenuto l’impegno assunto con la rielezione a presidente dell’AdEPP: costruire un percorso il più chiaro e trasparente possibile per giungere quanto prima al nuovo CCNL del comparto delle Casse.

Un comparto che negli anni, dalla sua istituzione con i dlgs 509/94 e 103/96, non ha sempre brillato per compattezza tra gli Enti che lo compongono, non è stato immune da problemi di gestione, anche con risvolti giudiziari, e che oggi, a venticinque anni dalla sua nascita deve dare prova di aver saputo vincere la scommessa fatta, non solo mostrando i dati patrimoniali ottenuti mediante i versamenti, dovuti per legge, dei suoi assistiti.

Il primo banco di prova per questo comparto, è quello rappresentato da come sarà in grado di modificare realmente, adeguandolo alle nuove esigenze maturate negli anni, il contratto di lavoro di chi ogni giorno permette il consolidamento di quei risultati che spesso i Presidenti delle Casse, giustamente, mostrano orgogliosi.

Riteniamo che ci siano elementi che vadano trattati con la dovuta attenzione, come per esempio la richiesta avanzata più volte nelle precedenti contrattazioni, da parte datoriale, del superamento delle Aree di inquadramento e dei relativi livelli giuridici e economici, va immaginato un sistema più adeguato ai tempi, che permetta al datore di lavoro di avere uno strumento più dinamico nell’organizzazione del personale, ma che allo stesso tempo permetta al Personale, le giuste e necessarie occasioni di vedere considerata nel modo giusto la propria professionalità e il proprio merito.

Al di là dei singoli istituti, questo CCNL dovrà essere caratterizzato da quanto il testo contrattuale sarà esigibile, in tutte le realtà che lo applicheranno.

I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro garantiscono la certezza dei trattamenti economici e normativi per tutte le lavoratrici e i lavoratori che operano nei comparti cui i testi contrattuali si riferiscono, è perciò necessario che anche presso gli Enti Previdenziali questa dinamica venga a realizzarsi senza esitazioni.

Questo elemento, che attiene alla certezza del diritto, nel sistema delle Casse e Fondazioni Previdenziali al momento, purtroppo, non mostra elementi omogenei nella sua declinazione in tutti gli Enti. L’idea di un CCNL ad applicazione variabile, come purtroppo negli ultimi anni abbiamo avuto notizia essere, è un’anomalia che deve cessare definitivamente.

Ci sono tutti i presupposti, le volontà e le disponibilità da parte dei lavoratori e dei sindacati, affinché le Casse e le Fondazioni previdenziali si dotino di un buon contratto di lavoro.

Confidiamo nella possibilità che questo avvenga presto e bene.

 

 

 

Fabio Migliorini – FP CGIL

Andrea Ladogana – CISL FP

Pierluigi Sernaglia – UIL PA

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La nostra richiesta è stata accolta

La camera premesso che:
con i decreti Legislativi 30 giugno 1994, n. 509, e 10 febbraio 1996, n. 103 si avvia la privatizzazione degli Enti di Previdenza e Assistenza dei Liberi Professionisti, attuazione dei propositi inseriti nella legge finanziaria del 1994, con le quali il Governo Ciampi si proponeva di attuare un riordino degli istituti e dei regimi previdenziali e assistenziali allora esistenti;

tali enti svolgono la funzione di assicurare prestazioni pensionistiche di secondo livello che, correlate allo standard di reddito percepito nella vita attiva profes- sionale, dovrebbero essere di maggior favore;
nel giugno del 1994 suddetti Enti si consociano nell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati – AdEPP –, struttura che oggi conta l’adesione di 19 Casse di previdenza privata e rappresenta oltre 1.5 milioni di professionisti. Soggetto non riconosciuto che si pone l’obiettivo di approssimare l’autonomia privata degli Enti stessi con la funzione pubblica esercitata;
che l’insieme degli Enti associati all’Adepp vede al suo interno tra personale dirigente, personale amministrativo, personale tecnico, circa duemila ottocento impiegati;
considerato che:
il Quadro di Sintesi presentato dalla Covip nel mese di Ottobre 2018 segna una crescita delle attività totali delle Casse, dal 2011 al 2017, pari a complessivamente a +53,2 per cento da 55,7 a 85,3 miliardi di euro;
alla fine del 2017, l’attivo delle Casse ammonta a 85,3 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2016 di 5,3 miliardi (+6,6 per cento);
gli Enti di Previdenza privati sono sottoposti al controllo dei Ministeri vigilanti Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Ministero dell’economia e delle finanze, della Corte dei conti, della Commissione parlamentare bicamerale di controllo sugli organismi gestori della previdenza obbligatoria, nonché per effetti del DL 98/2011, anche al controllo sulla gestione delle risorse finanziarie da parte della Covip;
il CCNL del Personale dipendente è, ad oggi, in regime di prorogatio,
impegna il Governo
ad avviare una verifica del dettato normativo istituente il comparto della Previdenza
Privata e a valutare le possibili iniziative volte a favorire una prossima apertura del negoziato tra l’Associazione degli Enti Previdenziali Privatizzati e le Organizzazioni Sindacali al fine di giungere quanto prima ad un nuovo testo contrattuale capace di adeguare le esigenze delle parti contraenti ad un contesto lavorativo e organizzativo profondamente mutato, dopo vent’anni dalla prima applicazione.
9/1637-AR/42. Zicchieri, Gerardi

Il 20 Marzo 2019 è stato sottoscritto in ENPACL

Il 20 Marzo 2019 è stato sottoscritto in ENPACL l’accordo con cui si disciplina – definendone la misura nonché i criteri di erogazione -, il premio aziendale di risultato per l’anno 2019.

Con detto accordo le parti hanno inteso adeguare  l’impianto di quelli precedentemente sottoscritti, di cui si è riconosciuto il buon esito.

Viene confermata la  componente della retribuzione legata al raggiungimento di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione.

Viene inoltre stabilizzata una parte del P.A.R., introducendo, a decorrere dal 1 Gennaio 2019, un elemento distinto della retribuzione (EDR) con cui si riconosce il concorso essenziale della produttività dei dipendenti a far data dalla privatizzazione, all’attuale grado di efficienza dei servizi erogati dall’ENPACL ai propri iscritti e pensionati.

Nell’esprimere soddisfazione per un’innovazione che, inquadrandosi in un contesto storicamente caratterizzato da sane e costruttive relazioni sindacali aziendali, ha comportato  il riconoscimento di un principio da tempo  sostenuto dalla CISL FP, manifestiamo l’ auspicio  che detto istituto possa trovare ingresso all’interno del rinnovando CCNL del nostro Comparto, dando così il giusto riconoscimento al fondamentale apporto dei dipendenti a garanzia dell’assolvimento della missione istituzionale degli Enti.

Gaetano Romanelli Cisl FP

Accordo firmato PAR 2019 19_03_2019

Richiesta apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL AdEPP triennio 2019/2021.

Egregio Presidente Oliveti,

le scriventi Organizzazioni Sindacali, con la presente, Le richiedono l’immediata apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL AdEPP con riferimento al triennio 2019/20121.

A circa otto mesi dalla disdetta comunicata secondo quanto previsto dal CCNL vigente, e a più di due mesi dalla scadenza del CCNL, la situazione è caratterizzata da una persistente, quanto inspiegabile, assenza della minimacomunicazione da parte delle Casse e Fondazioni Previdenziali in merito all’avvio della trattativa per il rinnovo del CCNL.

Come già evidenziato in altre occasioni, Le abbiamo rappresentato, inoltre, le preoccupazioni maturate in merito alle condotte assunte in alcuni Enti in merito sia ad una corretta attuazione del sistema delle relazioni industriali, nonché della corretta applicazione degli istituti contenuti nel CCNL vigente.

Ci rivolgiamo a Lei confidando nella Sua capacità, più volte dimostrata, di rappresentare quella figura di garanzia che in una fase così delicata possa risolvere impacci e difficoltà, di cui non conosciamo né la ragione e di cui francamente ci sfugge il senso, avviando ufficialmente il negoziato per il rinnovo del CCNL AdEPP (2019/2021).

Probabilmente senza gli elementi, che possiamo solo ipotizzare, che stanno ostando un normale quanto auspicabile procedere delle cose, non sarebbe stata necessaria una richiesta di intervento di tale genere.

Auspicando in un Suo gentile e urgente riscontro alla presente Le inviamo cordiali saluti.

Roma, 08/03/2019

      Fabio Migliorini ​​ ​ Andrea Ladogana              Pierluigi Sernaglia

    FP Cgil         Cisl Fp       Uil Pa

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LAVORO, CASSE PREVIDENZIALI: IL RINNOVO DEL CCNL OCCASIONE PER OPERARE ANALISI SERIA SUL COMPARTO DELLA PREVIDENZA PRIVATIZZATA.

“A circa venticinque anni dalla scelta di privatizzare la gestione dei trattamenti previdenziali dei professionisti, con i Dlgs 509/94 e 103/96, riteniamo che debba essere operata una verifica sulla validità ancora in essere dei presupposti su cui si il legislatore decise di operare tale iniziativa. L’occasione che si prospetta con il rinnovo del CCNL Adepp potrebbe essere colta dalle Casse e dalle Fondazioni previdenziali per interrogarsi con un bilancio sul raggiungimento o meno dei loro obiettivi. – è quanto si legge in una nota diffusa dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, CISL FP e UILPA, a latere di un incontro con i lavoratori dell’Ente di previdenza della professione infermieristica (ENPAPI)- probabilmente se si fosse davvero costituito un comparto coeso e solidale tra gli enti previdenziali le situazioni di crisi delle singole casse susseguitesi negli anni, anche in termini di gestione trasparente, sarebbero potute essere gestite in maniera diversa e migliore. Nel caso di Enpapi, fermo restando che è compito della magistratura accertare le singole responsabilità rispetto ai fatti contestati, è di tutta evidenza l’urgenza di garantire la normale attività e gestione amministrativa -conclude la nota di CGIL CISL e UIL- che dia garanzie sia agli assistiti che ai lavoratori dell’Ente. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a fornire, nel rispetto dei ruoli, il contributo affinché in tale settore intervengano elementi tesi ad una effettiva crescita e sviluppo. Riteniamo che l’apertura del negoziato per il rinnovo del CCNL sia la prima occasione utile per raggiungere una meta che deve vedere amministrazioni e lavoratori uniti in questo percorso.”